Il 1° dicembre era toccato al giornale La Padania, responsabili i tagli all’editoria stabiliti dal governo Renzi, anche se il sindacato interno al quotidiano preferiva attaccare la dirigenza di Via Bellerio che “nonostante le prospettive di crescita dei consensi politico-elettorali che tutti i sondaggi le riconoscono, ha deciso di non rinnovare il proprio contributo al bilancio dell’Editoriale Nord.”.
Qualche giorno fa è stata la volta del partito e dopo i primi 71 esuberi del 2014 chiude anche la sede di via Bellerio a Milano, mettendo in mobilità gli ultimi 24 dipendenti.
La decisione mette anche la parola fine al vecchio modo di essere un partito così com’era sempre stato fin dall’inizio e nelle strutture del Carroccio non ci sarà più neanche un funzionario stipendiato dalla casa madre.
Il tesoriere della Lega, Giulio Centemero, dà la colpa al cambio del sistema di finanziamento dei partiti che “ha comportato anche per la Lega una improvvisa e drastica riduzione delle risorse economiche e finanziarie“, “fattori che hanno richiesto drastici interventi di ristrutturazione”.
Dal SINPA, il sindacato della Lega, nessuna nota ufficiale, mentre sono gli altri sindacati a farsi sentire, Andrea Montagni della Filcams Cgil dice “già nel 2014 la Lega aveva promesso e non mantenuto l’impegno a ricollocare i lavoratori e nel corso della mia esperienza sindacale solo il Carroccio e Forza Italia non si sono mai preoccupati del destino dei propri ex dipendenti. Persino la vecchia Democrazia proletaria si impegnò per trovare una sistemazione. Comunque sia, la Lega che a parole difende i lavoratori poi abbandona i suoi“.
Secondo i dirigenti del partito non è colpa loro, ma ora che la lega non ha più una sede ha dimostrato di non saper governare nemmeno i propri conti, trasformandosi da partito tradizionale in nomade della politica, una sorta di ROM senza fissa dimora costretto a spostarsi di volta involta per rincorrere la propria sopravvivenza.
Chissà se ora che anche Salvini non ha più una sede cambierà atteggiamento anche verso coloro che si spostano nelle roulotte.