Sei morti e otto feriti a causa dell’irruzione di tre uomini armati in una moschea di Quebec City durante la preghiera della sera. L’attacco è avvenuto intorno alle 20 ora locale, l’una di notte in Italia, secondo un testimone tre individui armati hanno aperto il fuoco su una quarantina di fedeli presenti nel luogo di culto.
L’azione è stata confermata anche dal primo ministro canadese, Justin Trudeau, che ha definito il gesto “un attacco terroristico contro i musulmani in un centro di preghiera e accoglienza”, mentre la polizia ha reso noto che due persone sono state arrestate e che non ritengono possano esservi altri soggetti in fuga.
Il premier canadese ha anche dichiarato che i “canadesi di fede musulmana sono un importante parte della nostra società”. Ed ha twittato “Tonight, Canadians grieve for those killed in a cowardly attack on a mosque in Quebec City. My thoughts are with victims & their families. – Justin Trudeau (@JustinTrudeau) 30 gennaio 2017 (stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie).
Il presidente del centro islamico, Mohamed Yangui, che al momento dei fatti non era nella moschea, si è dichiarato colto di sorpresa ed ha detto: “Perché sta accadendo qui? È una barbarie”. Yagui ha poi precisato che la zona della moschea attaccata è la sezione maschile, dove oltre agli uomini rimasti uccisi è anche possibile siano stati coinvolti dei bambini. Secondo altri testimoni all’interno del centro durante l’attacco potevano esserci tra le 60 e le 100 persone.
Anche il premier del Quebec, Philippe Coutillard, ha espresso il proprio cordoglio per le vittime e la piena solidarietà ai musulmani presenti in Canada. Il Centro Culturale Islamico era già stato al centro di episodi di intolleranza e lo scorso anno era stata recapitata all’imām una testa di maiale, animale che il Corano definisce impuro, con la scritta “Buon appetito”.
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