DI IMMACOLATA LEONE
Un’altra spallata al vecchio nemico Barack Obama, Trump l’ha data con i nuovi provvedimenti riguardanti l’energia.
Il segretario Rick Perry, ha illustrato ai giornalisti, il nuovo, ambizioso, piano di Trump, che spianerà la strada al nuovo dominio energetico made in USA.
Basta con il petrolio arabo, l’America ne ha a sufficienza per poterlo esportare, lo stesso dicasi per il carbone, il gas naturale, con particolare attenzione al nucleare e alle rinnovabili.
Secondo Perry, l’amministrazione Obama ha sempre boicottato qualunque iniziativa che potesse modernizzare l’attuale sistema energetico.
Adesso la musica è cambiata, Trump vuole incoraggiare i produttori di energia e, parimenti, i creatori di nuovi posti di lavoro.
Con il premier indiano Narendra Modi, in visita a Washington, Trump ha parlato anche dell’esportazione di gas naturale, e ha firmato anche un’ordinanza che espande le trivellazioni per il petrolio, in Antartide e nell’Oceano Atlantico, silurando la precedente ordinanza di Obama.
La vendetta è stata completa, con l’impegno formale di rilanciare l’industria nazionale del carbone, precedente bersaglio del suo predecessore che, da ecologista, voleva ridurre le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. Secondo Trump, con i moderni sistemi di estrazione, le emissioni di anidride sono scomparse.
Se lo dice lui, siamo tutti più tranquilli.
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