DI VIRGINIA MURRU
(A Manuela, piccolo Angelo diversamente abile, che ieri ha spiccato il volo all’età di 18 anni)
Certi dolori ti gelano la parola in bocca, c’è qualcosa che va oltre queste Vite speciali, un cielo pulito al quale i comuni mortali non hanno accesso. Manuela era un fiore di loto, un’esistenza che non puoi raccontare, senza rischiare di finire in retorica. Ma sento forte l’impulso di mettere in fila le parole che imperversano nelle mie riflessioni.
Lei era una Vita rara, una giovane donna diversamente abile, che ha attraversato in punta di piedi le nostre strade, senza fare rumore, e in silenzio, per ragioni che non ci competono, se n’è andata, ha spiccato il volo lasciandoci senza parole.
Eppure non si è mai posta domande sui limiti di un destino che contrastava i suoi passaggi nel mondo, Manuela andava oltre questi impietosi divieti, ogni respiro era un’occasione per vivere, per rispondere all’appello di ogni chiamata, per dire che c’era e basta; il resto lo ignorava, lo lasciava negli sguardi increduli della gente, nelle riserve di chi la osservava.
Perché lei sapeva che ogni esistenza può avere spazi immuni dal dolore, basta cercarli, aveva ‘cingoli’ speciali per passare dove il transito era tempestato di ostacoli, come sentieri pieni di chiodi. Manuela, istintivamente, naturalmente, li evitava, e pensava che la vita è comunque e sempre degna d’essere vissuta.
Riempiva le sue giornate di sogni e sussulti, sognava in maiuscolo, a voce alta, voleva semplicemente un’esistenza normale, con qualcuno accanto che le stringesse forte le mani, ignorando l’impotenza dei suoi passi, quel suo procedere in direzioni alternative. Comunque c’era davanti a chi le stava intorno, c’era il suo disarmante sorriso, e la luce di un Angelo negli occhi innocenti, che credevano solo alle promesse del mondo.
Dio, in qualche modo, l’aveva preservata dai pensieri pesanti che il male sa provocare, lei aveva ricevuto in dono una sorta d’immunità, andava dove la bellezza del sentire la portava, era audace nella speranza, e d’acciaio nella perseveranza di quel suo ambire alla presenza, ad ogni costo. Manuela non voleva essere assenza.
La notizia della tua scomparsa, piccolo fiore di loto, mi ha colta impreparata, il silenzio mi volteggia intorno, penso che ci sia un Angelo in meno su questa Terra, un grande spazio incustodito, che nessuno potrà riempire. Le Vite speciali hanno atmosfere che nessuno può più abitare.
Resterà la memoria del tuo vissuto, quelle pietre miliari che il tempo non potrebbe mai spostare, la tua esistenza era davvero splendente, una sequenza di giorni chiari. Eri come un’Anima lieve, senza peso specifico, perché l’Amore che hai dato a tutti non si può misurare.