DI VIRGINIA MURRU
Un deciso cambio di umore nei mercati, dopo l’annuncio dell’establishment americano che un accordo è stato raggiunto tra Cina e Usa sul fronte dei dazi; l’intesa ha determinato la sospensione del conflitto in atto tra le due superpotenze, causato dalle ritorsioni in entrambi i fronti. Ordigni doganali previsti dal governo americano sull’export cinese, che sarebbero scattati a gennaio 2019, con un rialzo fino al 25%, mentre Pechino non sarebbe rimasta a guardare.
L’accordo è stato raggiunto nell’ambito di un confronto tra le delegazioni Usa e Cina, a margine del summit G20 svoltosi i giorni scorsi a Buenos Aires. Per ora il ping pong sui dazi è sospeso per 90 giorni, e tuttavia sono previsti ulteriori confronti tra il presidente americano e quello cinese, ai quali seguiranno incontri bilaterali e nuovi negoziati. E’ chiaro come ad entrambi non convenga la linea dura, i cedimenti partono da queste considerazioni, altrimenti Trump non avrebbe concesso nulla al colosso cinese, che ormai da una decina d’anni contrasta la supremazia dell’economia americana.
L’intesa sulla tregua dei dazi prevede che Washington non procederà con i rialzi previsti del 25% sull’export cinese, dal primo gennaio del prossimo anno, e manterrà invece la tariffa del 10% su 200 miliardi di dollari di merci cinesi.
Sull’altra ‘sponda’, i cinesi hanno deciso di mantenere l’impegno sulla riduzione delle misure di aumento dei dazi sull’import di auto made in Usa. Gesti rivolti ad un ‘armistizio’, e non solo sul versante commerciale, ma anche su quello delle relazioni diplomatiche tra i due paesi.
Una linea di distensione che ha portato un’immediata ondata di ottimismo un po’ ovunque nei mercati, e i listini lampeggiano in verde, soprattutto nelle piazze europee e a Wall Street, con evidente sollievo degli investitori, a Piazza Affari la seduta di ieri si è chiusa al rialzo, il Ftse Mib si è spinto oltre il 2%.
Bene anche i risultati ottenuti dal London Stock Exchange, con +1,18%; e in positivo anche Francoforte e Parigi, che hanno chiuso, rispettivamente, a +1,85% e +1%. Sulla medesima linea d’onda Wall Street, con gli indici S&P, Dow Jones e Nasdaq in positivo.
Anche il ministro degli esteri cinese, Wang Yi (Consigliere di Stato e al vertice nella diplomazia cinese), in una conferenza stampa si ritiene soddisfatto dell’”importante consenso” raggiunto dai due paesi, i colloqui sarebbero stati diretti “all’amicizia e alla schiettezza, onde evitare di inasprire le tensioni commerciali”.
Aggiungendo che “Usa e Cina hanno la responsabilità di spegnere qualsiasi focolaio di conflitto, a beneficio della pace nel mondo, mirando piuttosto a condividere gli interessi nelle loro relazioni, e non ad accentuare le differenze”. Dunque, secondo il ministro cinese, deve esserci un orientamento diplomatico che miri all’apertura dei mercati, nei rapporti commerciali; ma anche diretto agli impegni nell’ambito delle riforme da parte del governo cinese, con altre pietre miliari sul non facile percorso del Paese verso la democrazia.
La Cina prosegue peraltro la sua attività diplomatica a favore della distensione dei rapporti tra Usa e Corea del Nord, dopo i risvolti positivi dell’incontro tra i due capi di Stato, avvenuto a giugno a Singapore. In concerto con i rappresentanti dei rispettivi paesi, si sta mettendo a punto l’organizzazione di un altro meeting che avrà luogo nei primi mesi del 2019, al momento non è stato ancora deciso il luogo in cui si terrà l’incontro.
Intanto, l’allentamento della tensione commerciale tra Cina e Usa, è un supporto anche per le piazze asiatiche e del Pacifico. Le economie più aperte ai traffici del commercio internazionale se ne avvantaggiano; il dollaro australiano più di tutti, con performance che non raggiungeva da oltre quattro mesi. Passo indietro invece del dollaro rispetto allo yuan.
A Tokio la Borsa ha chiuso ieri la seduta in rialzo dell’1%, non succedeva da più di un mese. Le piazze cinesi, e Hong Kong, fanno balzi che sfiorano il 3%, le ragioni di questa ‘euforia’, sono ovvie, il clima di sollievo si avverte ovunque. Clima positivo è rimbalzato anche nelle Borse di Seul e Sydney, entrambe hanno chiuso la giornata di ieri in positivo.