Ogni uomo mente ma dategli una maschera e sarà sincero

“Ogni uomo mente ma dategli una maschera e sarà sincero.” (“Every men lie but if you give them a mask they will be sincere.”) Oscar Wilde

“Ipòcrita (ant. ipòcrito) s. m. e f. e agg. [dal lat. tardo hypocrĭta, gr. ὑποκριτής «attore», quindi «simulatore»; v. ipocrisia] (pl. m. -i). Chi parla o agisce con ipocrisia, fingendo virtù, buone qualità, buoni sentimenti che non ha, ostentando falsa devozione o amicizia, o dissimulando le proprie qualità negative, i proprî sentimenti di avversione e di malanimo, sia abitualmente per carattere, sia in particolari circostanze, e sempre al fine di ingannare altri, o di guadagnarsene il favore.” (Dizionario Treccani)

Difficile, se non impossibile per un dipendente Techno Sky raggiungere l’AD ENAV, questi, da sempre, è parte di “un’altra azienda”.

Un’azienda, l’ENAV, della quale il dipendente Techno Sky fa parte a pieno titolo ma ne è riconosciuto effettivamente come tale solo nelle dichiarazioni ufficiali destinate a soddisfare i criteri di sicurezza imposti dall’Unione Europea per l’assistenza al volo (CE2096/05 e collegati), mentre l’ENAV diventa “il committente”, “il padrone”, “il cliente”, od un altro lontano e distaccato ente, se si tratta di opinarne le discutibili ed ingiustificate scelte in materia di gestione del servizio e del personale da applicare a Techno Sky.

Per questo non possiamo parlare apertamente con L’AD ENAV, perché qualsiasi dipendente Techno Sky potrebbe anche involontariamente lasciarsi andare, raccontare la verità nascosta e sbugiardare facilmente tutti gli interessati “suggeritori” che gli stanno sempre intorno ed esponendolo così ad una realtà che potrebbe rendere necessarie delle risposte. Risposte certamente scomode per qualcuno e così, prima di ogni azione o visita ufficiale, si sterilizzano gli ambienti.

Chissà se il tam tam di internet, tanto efficace ed in voga di questi tempi, potrà far arrivare comunque questa voce ad un così alto e protetto dirigente aziendale ENAV …

In quel caso, questi potrebbe scoprire che esiste un substrato inutile, costoso e potenzialmente dannoso per “lavare i panni sporchi in famiglia” bloccando ogni informazione sgradita al punto che perfino il nuovo sistema TOKAI, per la segnalazione degli eventi di sicurezza, nell’utilizzo Techno Sky, è “filtrato” dai responsabili di sito che inviano solo le segnalazioni “gradite”, o “non troppo sgradite” che non evidenzino troppe carenze di sistema. Una bella e grande facciata pulita, chiedete ai vari Safety Manager ENAV presenti nei siti come funziona.

La necessità di mettere a tacere e coprire tutte queste situazioni è così importante che i pericoli più grandi sono il libero Sindacato costituito dalle RSU ed il nostro Comitato che dice la verità, tanto da essere entrambi sempre sulla linea di tiro dei numerosi ipocriti che governano le nostre aziende, a tutti i livelli.

Tranquilli però, per il sindacato è già stato confezionato in assenza di contraddittorio un nuovo CCNL che “impacchetta e sterilizza” i dipendenti Techno Sky per sempre e che presto verrà applicato, mentre per il Comitato … purtroppo ci prendiamo le nostre responsabilità, consapevoli di rischiare il posto per questo. Le lotte hanno sempre qualche rischio, per questo sono sempre in pochi ed onesti a portarle avanti.

Ma la verità più grande e che nessuno in ENAV vuole dire è che “ENAV ha bisogno del personale Techno Sky per la sua stessa esistenza” e non solo per dei “servizi complementari”, come dichiara spesso.

Alla luce dei regolamenti sulla sicurezza al volo in vigore, senza Techno Sky ENAV non può ottenere la licenza di fornitore di servizi di traffico aereo ed è proprio per questo che il personale Techno Sky rappresenta una minaccia, infatti, se per rispettare le normative si assumessero tutti i suoi dipendenti si genererebbe all’interno di ENAV una nuova categoria di lavoratori con possibili richieste sindacali relative alla propria professione che andrebbero a sommarsi alle già tante di controllori, EAV, meteo, etc.

Il CDA ENAV ed i suoi sindacati dovrebbero quindi discutere dei programmi e degli investimenti aziendali anche con i tecnici, questo, molto probabilmente, nessuno dei due soggetti lo vuole fare, supportati anche dal timore interno di dover spartire le risorse economiche aziendali già più limitate che in passato ed intaccando il loro portafogli.

Eppure se i tecnici ATSEP sono l’unica altra figura vitale prevista dai requisiti di sicurezza di EUROCONTROL che, in particolare nelle norme ESARR 5, è indicata insieme ai controllori come da supervisionare, regolamentare e possibilmente certificare, la vecchia e molto superata, ma molto stabile, idea gestionale di ENAV preferisce certificare, al posto dei tecnici, gli operatori delle informazioni aeronautiche ed i meteo.

Personale per il quale il documento non è previsto ma che essendo dipendente diretto di ENAV rende la discriminazione tra le figure professionali “interne” ed “esterne” ancora più evidente a favore di quelle ENAV permettendo di giustificare la discriminazione tra il personale come se fosse “conseguenza naturale” dei fatti e moralmente corretta, cosa che invece non è.

Quindi, a causa del preciso ruolo strategico aziendale, il tecnico è pericoloso per i “vecchi” dipendenti e per non dargli dignità interna, chi può farlo inventa grandi “problemi” e impellenti necessità di “risparmi” inesistenti, evitando così di dover riorganizzare l’azienda per far posto ai “nuovi arrivati”, ma permettendo al suo posto l’introduzione di costi non trascurabili per mantenere in essere l’attuale inutile e forzata separazione tra le aziende.

Di tutto ciò la cosa più curiosa è che per far applicare razionalmente le normative vigenti ed incorporare facilmente il personale Techno Sky in ENAV debba esservi una lotta della base invece di essere la dirigenza a proporlo.

In quest’ottica le interrogazioni parlamentari fatte in Italia ed in Europa sono certamente un atto politico, ma anche molto pratico, infatti è facile smentire domande sbagliate e tendenziose, se si chiede se e perché gli asini non volano, al di là della facile ironia, si può sempre dire che non hanno le ali, ma quando le domande sono corrette e legittime di solito non hanno risposta, almeno fino a quando, magari per caso, qualcuno non si accorge del problema ed allora l’inutile castello di carte costruito per evitarle rovina inesorabilmente.

È incredibile che solo per proteggere chissà quali altri interessi privati chi fa domande legittime rischi il licenziamento mentre si possa impunemente costruire una pesante normativa ad hoc per opprimere una intera popolazione di specialisti preparati ed indispensabili che andrebbero invece correttamente valorizzati ed inquadrati.

Ma avete mai provato a comparare davvero gli stipendi del personale Techno Sky con quelli di ENAV?

Noi l’abbiamo fatto, ovviamente non abbiamo comparato controllori con tecnici, sarebbe assurdo, ma abbiamo preso alcuni CUD aziendali di posizioni identiche esistenti ai tempi in cui ENAV aveva ancora tecnici manutentori. Bene, il lordo annuo tra il dipendente Techno Sky e quello ENAV era già trascurabile allora.

Possibile? Certo e la cosa si spiega facilmente:  mente in ENAV tutto è da sempre normato nel solo CCNL Aziendale, oggi di settore, che quindi è l’unico parametro di riferimento, in Techno Sky al CCNL Metalmeccanico vanno a tutt’oggi aggiunti i valori dell’accordo di Armonizzazione del 1994 e l’Integrativo Aziendale. In questo modo si recuperano da sempre le possibili differenze, portando, a parità di attività, non solo i salari allo stesso livello, ma anche le “chiacchiere a zero”!

Quindi: non ci sono fondi da trovare per aumentare i salari Techno Sky perché sono già allineati!

Anche se si volesse parlare di organizzazione complessiva aziendale si potrebbe dire che oggi costi complessivamente di più, infatti, oltre ai costi per tenere separate le aziende, le sedi ed i servizi si devono aggiungere i differenti privilegi presenti nelle due aziende.

Già, perché per tenere in piedi lo spettacolo Techno Sky in un teatro separato da ENAV si spendono tanti soldi per i privilegi aggiuntivi del cast che manda in scena la commedia.

Pensando alle differenze di trattamento dei propri dipendenti, siamo abituati a credere che l’azienda ENAV tratti meglio i suoi dipendenti, ristruttura e rende confortevole i loro ambienti, gli compra le TV e produce un senso di benessere generale, mentre in Techno Sky, da sempre, si usano i suoi scarti, ci sono uffici disagiati con arredi usati e dismessi da ENAV, parcheggi lontani ed esposti alle intemperie e molte altre cosette minori che rende Techno Sky un’azienda di serie B, nel nuovo CCNL addirittura di serie C, e che danno questo definitivo senso di superiorità e potere ai dipendenti ENAV.

Invece i privilegi in Techno Sky sono molti e molto diffusi, anche se meno evidenti perché in qualche modo “giustificati” e non generalizzati a proprio tutto personale. Essi consistono per lo più in telefonini a credito praticamente illimitato, inutili auto aziendali in uso personale anche in ferie e finto potere di discrezionalità e controllo sui dipendenti.

No, questi soggetti non sono i dirigenti, ma tutti i “responsabili” o “referenti” di un qualsiasi servizio, oltre a tutti i quadri aziendali in genere, con l’effetto che è per questa precisa ragione che in Techno Sky si fa carriera, non certo per il salario, quello è migliore per un qualsiasi turnista, ma per i benefit ed il “potere” sui sottoposti: privilegi da ostentare con orgoglio!

Si tratta generalmente di un esercito di ipocriti che si sentono arrivati e/o di crumiri che si candidano ad esserlo, ma che costituiscono un elevato costo aziendale a discapito dei colleghi e del servizio.

Certamente questi “attori” possono esistere anche in ENAV, ma non hanno gli stessi privilegi che, quindi, potrebbero essere risparmiati fondendo le due aziende.

Se pensate a quanto siano diffusi vi renderete conto che non si tratta di costi marginali ed il danno che producono è quello di non evidenziare i reali problemi del servizio perché tutto deve essere sempre “perfetto” pena la perdita dei privilegi. Un sistema da combattere che invece ha avuto persino con il placet di ENAV che crede, forse ed in modo molto miope, che sia migliore mantenerlo in vita e tenere le due aziende separate piuttosto che rispondere in modo semplice ed efficiente ed efficace alle normative in vigore.

Che telefonino ed auto aziendale siano strumenti di lavoro nessuno lo mette in dubbio, esistono in tutte le aziende ed anche in ENAV, solo che il personale ENAV è tenuto ad indicare le chiamate personali per poterle trattenere sulla retribuzione, mentre questo in Techno Sky non avviene, e l’auto aziendale spetta ai soli dirigenti, mentre in Techno Sky ogni quadro o referente di sito ne ha almeno una che tipicamente serve per il tragitto casa / lavoro ma che è in suo uso incontrollato e totalmente pagata dall’azienda, benzina compresa, anche per i periodi di vacanza ed i giorni liberi.

È così che ci si “compra” la disponibilità e la fedeltà delle persone, permettendo loro di abusare degli strumenti di lavoro e dandogli l’impressione di avere un potere da Marchese Onofrio del Grillo sui sottoposti, io sono io e voi non siete un ….!

Ma se in Techno Sky non si diventa responsabili per meriti tecnici, ma per fedeltà aziendale, privilegi e la possibilità di sottomettere gli altri, perché ENAV vuole continuare a mantenere questo incredibile stato di cose?

Sebbene questa massa di ipocriti sia un efficace filtro verso ENAV ritardando la fusione aziendale, dovremmo tutti essere consapevoli che prima o poi l’inevitabile accadrà e qualcuno, accorgendosi che le cose in Italia non vanno, farà quello che si sarebbe da sempre dovuto fare e completerà finalmente la realizzazione di una sola vera ed efficiente azienda di controllo del traffico aereo che comprenda tutte le figure ad essa necessarie, inclusi i tecnici, come avviene nel resto del mondo.

Precorriamo questo momento, facciamo in modo che le RSU elette dai lavoratori, e non i soli “funzionari nazionali” dei sindacati, siedano con il CDA e collaborino serenamente per un ambizioso progetto comune: realizzare già da oggi la piena applicazione delle normative sulla sicurezza nell’assistenza al volo in modo armonico, sostenibile, razionale e dignitoso.

Siamo sicuri che quel giorno tutti vorranno collaborare in modo aperto a questo tavolo che per poter essere realizzato ha la sola necessità che tutti gli attori ad esso candidati facciano lo sforzo di aprire gli occhi e lasciare che la realtà e la verità prenda il sopravvento.

È un atto coraggioso, da veri manager, speriamo si possa presto trovarne qualcuno.