Internalizzare dando un aiuto concreto si può, la vertenza per la parificazione dei trattamenti tra Techno Sky ed ENAV prosegue e vedrà altre azioni di sciopero appena terminata la franchigia estiva, quindi perché non utilizzare il denaro che comunque sarà perso dal personale aderente per aiutare le vittime del terremoto?
Come? Semplice: la regolamentazione per l’esercizio del diritto di sciopero nel settore del controllo del traffico aereo in vigore ed a noi applicata, la delibera n. 14/387 del 13 ottobre 2014 della Commissione di Garanzia per il diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, prevede espressamente all’articolo 33 una forma “alternativa” di erogazione dello sciopero chiamata “sciopero virtuale”.
In questa forma di sciopero i lavoratori che vi aderiscono effettuano “la normale prestazione, rinunciando alla metà della retribuzione netta spettante per il periodo dello sciopero” (cit.).
Per contro, nello stesso articolo viene previsto che ”L’azienda verserà l’importo corrispondente all’intera retribuzione netta per detto periodo. Le somme risultanti da quanto sopra previsto saranno devolute a soggetti aventi finalità benefiche o di interesse sociale individuati su accordo delle parti, o, per il caso di mancato accordo, all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, gestione prestazioni temporanee ai lavoratori dipendenti, di cui all’articolo 24 della legge n. 88 del 1989.” (cit.)
Il gioco è fatto! La prossima azione di sciopero potrebbe essere virtuale, così, attraverso la ormai irrinunciabile lotta per l’internalizzazione, i litiganti potrebbero dare un concreto contributo alle persone che in questi giorni hanno perso tutto, affetti ed averi.
Non sarà un atto risolutivo, ma sarà comunque un atto di grande responsabilità a cui crediamo sia difficile sottrarsi, anche se, purtroppo, per poter realizzare questo sogno benefico sarà necessario l’accordo aziendale, infatti l’incipit del citato articolo 33 recita: “Ove le parti concordino, anche con specifici accordi aziendali o decentrati, forme alternative di azione sindacale, dalle quali non derivino conseguenze in ordine alla tutela dei diritti costituzionalmente tutelati degli utenti, a tali forme di azione si applicheranno le sole disposizioni della presente Regolamentazione provvisoria di cui agli articoli 4 (preavviso minimo); 6 (revoca tempestiva); 7 (durata massima).” (cit.)
Confidiamo, però, nella sensibilità di ENAV, vero burattinaio del settore, affinché, attraverso il dissenso che comunque sarà espresso, possa trovare un accordo con le RSU per devolvere denaro che comunque sarebbe perso alle persone che non hanno più niente a causa del terremoto.
Un piccolissimo gesto di solidarietà, anche in considerazione dei guadagni record dell’azienda negli ultimi anni e del grande successo della cessione azionaria che ha portato nelle casse aziendali centinaia di milioni di euro.
Il comitato non ha altre risorse e non raccoglie denaro, quindi non ha altre possibilità che proporre, sta alle RSU ed alle aziende ENAV e Techno Sky decidere se sia possibile evitare almeno per una volta, la dispersione di risorse dovuta la conflitto in essere o se continuare a dimostrare totale disinteresse non solo per la dignità dei lavoratori ma anche per gli sfortunati che hanno subito una catastrofe indicibile.
Noi siamo ottimisti.