INCIDENTE SCAMPATO, PER QUANTO ANCORA?

NUDI ALLA META?

Non è nostra intenzione creare allarme, ma per quanto tempo ancora sopravvivremo prima che un incidente ci apra gli occhi?

Sabato 24 giugno 2017 a Linate è stata evitata una tragedia solo per la perizia e la preparazione del personale intervenuto in una cabina di Media Tensione (24.000 Volt) per verificare la situazione a seguito di un’interruzione di energia elettrica.

Nonostante l’odore di bruciato e la valutazione, comunicata dai tecnici ai responsabili, di non dover precauzionalmente intervenire in assenza della regolamentare procedura che prevede la presenza del personale dell’ente fornitore nelle altre cabine di alimentazione e trasformazione collegate a quella in questione l’azienda chiedeva di intervenire mediante la chiusura dell’interruttore aperto.

Si tratta di un sistema automatico, per il quale è sufficiente premere un bottone, ma che, dati voltaggio e potenza della linea, è potenzialmente pericoloso per alcuni metri nelle immediate vicinanze in caso di anomalie e/o corti circuiti.

Proprio per evitare questa circostanza, pur sotto la pressione delle richieste aziendali, il personale si muniva di una canalina di plastica isolante, recuperata fortunosamente sul posto, per premere il fatidico tasto a debita distanza.

L’esplosione seguita non ha quindi, per fortuna, perizia ed esperienza del personale, ferito nessuno, ma il fatto resta grave, anche perché a seguito della deflagrazione e dell’enorme scintilla, vissuta in diretta da due responsabili aziendali che erano al telefono con i tecnici, non è stato chiesto al personale in quali condizioni si trovasse, ma di verificare immediatamente se qualche altro sistema fosse rimasto coinvolto nel problema e si fosse spento: gli apparati prima delle persone.

L’indagine seguente ha permesso di accertare che nella stessa cabina, un precedente episodio aveva nel corso della mattinata generato una prima esplosione che ne aveva addirittura spalancato la porta e probabilmente originato l’odore di bruciato avvertito dai lavoratori, episodio per il quale era intervenuto personale della società di esercizi aeroportuali SEA, che condivide l’uso della stessa struttura in muratura, e che era stato registrato sul log delle loro guardie.

NESSUN RISPETTO PER LA PERSONA

Approssimazione, vessazioni e ricatti ai lavoratori nel nome del mero risparmio, oltretutto in una situazione che vede gli investimenti in picchiata e l’utile netto del gruppo in crescita esponenziale, ben 76 milioni di euro su 850 di fatturato nel 2016, non sono più tollerabili. Tutti sappiamo che se siamo in questa situazione è perché ENAV, reale datore di lavoro, preferisce la valutazione in borsa alla dignità dei tecnici ATM, tenuti in Techno Sky proprio allo scopo di trattarli come dipendenti di terz’ordine e non come meriterebbero, essendo una parte indispensabile e fondamentale del sistema del controllo del traffico aereo.

La campagna per l’INTERNALIZZAZIONE chiede e porta proprio a questo, DIGNITÀ, STABILITÀ, FUTURO ed oggi possiamo anche aggiungere SICUREZZA, sono obiettivi facilmente raggiungibili e non costosi, basta eliminare le mediazioni interne tra aziende fittizie per ristabilire il corretto ordine delle cose.

LA SOLUZIONE É SEMPRE LA STESSA

Se il personale tenuto sottomesso in Techno Sky, fosse stato inquadrato in ENAV non vi sarebbero state mediazioni, la comunicazione certamente fatta da SEA ad ENAV avrebbe potuto evitare l’incidente, al contrario l’ulteriore filtro ha creato il caso solo fortunatamente evitando il peggio: qualcuno poteva anche morire.

L’esperienza e la conoscenza dei tecnici, più che il caso, evitavano fortunatamente il peggio, provocando in loro “solo” un forte shock causato dal forte colpo.
Shock che dopo questa ennesima prova che tutti i dipendenti vengono quotidianamente e con leggerezza esposti a pericoli cui non dovrebbero, ora pervade anche tutta USB Techno Sky ed il Comitato.

La situazione in essere di ricatto e vessazione, qualche volta favorita anche dall’arrivismo di alcuni colleghi, non può continuare, il personale di Milano Linate, ATC e Monte Settepani sta preparandosi al terzo sciopero, il secondo di 24 ore, che rivendica una non adeguata organizzazione aziendale, carichi di lavoro troppo alti, spostamenti non giustificati e sicurezza del personale in evidente calo in favore del mero risparmio economico.

MENTITORI SERIALI

È storia dei giorni scorsi che a seguito di una richiesta ufficiale di USB, esclusa da “Commissioni Ristrette”, proprio sul tema dei Sistemi Tecnologici, la DA rispondesse che, oltre a rifiutare il contatto con questo sindacato rivendicando la validità dell’integrativo scaduto, “non esistono commissioni ristrette” di alcun tipo, mentre due giorni prima era già stato diramato un comunicato da Fiumicino che lamentava la diffusione di richieste da parte della DA non comprese negli accordi della “Commissione Ristretta” del 13 giugno 2017.

Negare l’evidenza, vessare e ricattare il personale, situazioni da rivoluzione industriale attuate ai giorni nostri, azzerando l’attenzione per la persona ed il rispetto per i lavoratori sono ormai all’ordine del giorno.

QUANTO ANCORA?

Per quanto tempo continuerà ad “andare bene”?

Speriamo per tanto tempo, anche se l’approssimazione e la sottovalutazione generale di ENAV, che attraverso Techno Sky gestisce gli impianti e vessa il personale tecnico, è ormai giunta al limite: non si può continuare così.

Queste carenze sono denunciate da anni da noi del Comitato ed oggi anche da USB e le RSU di Linate, i soli che chiedono giustizia, mentre altri preferiscono ancora “concertare” con la DA carenze di organico che restano tali e si ingigantiscono, spostamenti forzati di personale tra le aree, e spesso tra i siti, senza dignità per chi li subisce, aumenti esagerati di carichi di lavoro e de-professionalizzazione costante recuperata solo dall’interesse, buona volontà, esperienza e capacità dei singoli lavoratori e non certo per merito dei corsi posti, solo in Italia, in modo sbagliato da ENAC sotto il controllo di ENAV, vale a dire posti dall’ente verificatore sotto il controllo del verificato in pieno conflitto di interesse.

Oggi è stata evitata una tragedia, ma domani non si sa, il mero calcolo matematico delle ore di impegno di ogni singolo lavoratore, con un “utilizzo”  freddo ed insensibile di “materiale umano” non è più tollerabile, quelle che fino a ieri potevano sembrare solo opinioni delle RSU, ed in particolare  di USB Techno Sky e del Comitato, sono oggi diventate l’evidenza che si tratta da sempre di serissime denunce che non possono essere liquidate come “privilegi” con i quali il personale “vive comodamente”.

NEVER GIVE UP!

È ormai uso consolidato utilizzare la legge sullo sciopero e la Commissione di Garanzia come strumento per fa prevalere nei lavoratori la delusione e la stanchezza per l’inefficacia delle loro azioni, ma le lotte che oggi a Milano, ma anche a Bari ed in altri siti in passato, sono state messe in campo erano solo l’adeguata risposta ad un atteggiamento aziendale arrogante e disattento alle persone che riduce ad un mero problema di profitto, oltretutto in situazione di ampia ricchezza aziendale del “gruppo”, quello che è DIGNITÀ e RISPETTO per i lavoratori.

La prova di tutto ciò risiede nell’ampia adesione agli scioperi fino ad ora proclamati nonostante le difficoltà imposte dall’iniqua interpretazione della legge e dell’uso strumentale e complice con l’azienda che ne fanno la Commissione di Garanzia e Ministri di Governo.

INTERNALIZZARE

INTERNALIZZARE ed affrontare con serietà i temi del lavoro nel comparto ATM, questa la priorità, noi del Comitato e di USB lo sappiamo da tempo e ci auguriamo che non sarà un incidente od una procedura di licenziamento collettivo ad far aprire gli occhi a chi ancora finga di non vedere.

Iscrivetevi ad USB, insieme possiamo farlo, l’attuale situazione premia solo l’azienda ed un certo tipo di immobilismo sindacale volontario.

Scarica il testo in PDF ed i comunicati di riferimento

Comunicato USB Incidente Cabina Elettrica Linate
Comunicato RSU LIN incidente Cabina Elettrica
Comunicato RSU FCO su Commissioni Global Service
Smentita DA esistenza Commissioni Ristrette