É stata convocata per il 17 luglio 2017 una riunione tra l’Esecutivo del Coordinamento e la DA per discutere del passaggio di settore contrattuale dei dipendenti Techno Sky.
L’Esecutivo, come è ormai assodato, è scaduto, ma sarebbe rimasto “in carica” per tacito assenso tra le parti, ovvero per “clausola di ultrattività” direbbe qualcuno dottamente, e non è comunque competente per discutere una materia che coinvolge così pesantemente il destino futuro di tutti i lavoratori Techno Sky e non solo una parte di essi.
A questo auto-referenziato gruppetto già approvato da tempo, la DA, che decide quale controparte gli piace di più, ha voluto aggiungere anche il Nazionale Metalmeccanico UGL, che sarà quindi a Roma lo stesso giorno, facendo sorgere il solito quesito se l’Esecutivo e le OOSS nazionali, che hanno fino ad ora rifiutato la sua presenza alle riunioni, al contrario di quanto sempre fatto e sostenuto in passato lo accetteranno tra loro.
PLURALITÀ E DEMOCRAZIA
La vicenda Alitalia avrebbe dovuto insegnare molto: un accordo fatto da CGIL, CISL e UIL senza consenso e senza USB, che aveva tesi alternative, è stato ampiamente contestato dai lavoratori che nelle votazioni referendarie sulla sua applicazione lo avevano bocciato con una maggioranza vicina al 70% dei votanti e comunque del 63% circa del totale degli assunti ed aventi diritto.
Anche in quel caso sarebbe stato meglio avere anche USB al tavolo, ma si parlava di licenziamenti ai quali USB era contraria ed inoltre nel caso Techno Sky il risultato sarà molto differente, tutti si aspettano denari in cambio della sua approvazione, ma sempre si tratta dell’esclusione di una componente importante della forza lavoro aziendale, dato che USB, unica assente sia per volere aziendale che per tacito assenso sindacale, è oggi comunque la seconda forza sindacale in azienda per numero di iscritti, giocandosi il posto testa a testa con UGL, invece convocata.
Ma tra tutti i sindacati quello che produce più stupore è l’atteggiamento FIOM che dalla vicenda FIAT, che l’aveva esclusa dai tavoli, avrebbe dovuto ricavare qualche interessante ragionamento ed essere più aperta sul tema della partecipazione sindacale e della democrazia collettiva, ma si vede che non è così quando non tocca a lei.
L’apparenza, salvo smentita, è che il banchetto sia stato preconfezionato e preordinato in modo connivente con modalità ormai consuete: tappe serrate con accordi discussi preventivamente e separatamente con alcuni “nazionali” per poi fare eventuali minimi aggiustamenti nelle riunioni con l’Esecutivo e con gli ospiti graditi.
SCRIPTA MANET, VERBA VOLANT
Ovviamente siamo spiaciuti dell’atteggiamento discriminatorio aziendale che denota paura al confronto con noi di USB e che ci auspichiamo cambi, dandoci la possibilità, come auspicato da qualcuno, di “metterci la faccia” di persona per esprimere tutto il nostro disappunto, mentre invece questo evidente disagio aziendale nei nostri confronti, con il tacito assenso fin qui dimostrato da tutti altri sindacati presenti in Techno Sky, ci costringe a continuare a “metterci la faccia” come piace a noi, in modo trasparente e pubblico con “scripta” che “manet“, e non solo con “verba” che “volant” in inutili riunioni.
Questo è metterci la faccia ed anche tutto il resto!
BUON LAVORO
USB non è gelosa e rimane vigile come sempre, valuteremo serenamente i risultati di queste riunioni di circolo e, dato che l’agonia contrattuale non può più essere rimandata per poter ripartire al più presto da una base contrattuale certa, auspichiamo almeno che alla fine il pasticcio non sia troppo grande ed irreparabile.
Si deve finalmente cominciare a lavorare seriamente per ridare DIGNITÀ e SICUREZZA ai dipendenti ENAV oggi confinati in Techno Sky, perchè le costanti politiche oscurantiste aziendali, ormai non più sostenibili, ne hanno già altamente compromesso FUTURO e STABILITÀ.
Buon lavoro, dunque, ma noi non molliamo e continuiamo a fare quello che abbiamo fatto fino ad ora: PARLARE CHIARO E SINCERAMENTE, con buona pace di chi fa altro nella vita.
A presto.