GUARDIAMO IN FACCIA LA REALTÀ

UNA RACCOLTA FIRME DAVVERO STRANA

A distanza di oltre tre anni dall’inizio di una discussione che non ha mai visto un traguardo a portata di mano, compare a sorpresa una petizione avviata da non meglio identificati “lavoratori Techno Sky” che chiedono “che le organizzazioni sindacali e Assocontrol completino il percorso per il passaggio di contratto (a partire dal 1 Gennaio 2019), da quello Metalmeccanico a quello del Trasporto Aereo“.

Lo scopo dichiarato èdi non vanificare i lavori delle commissioni tecniche e i vari punti stabiliti negli svariati incontri tra Sindacati ed Azienda, e in modo da superare gli ultimi ostacoli emersi in quello del 16 Dicembre 2017“.

Firmatooltre il 95% dei lavoratori” degli aeroporti e dei teleposti di Fiumicino, Ciampino, Roma Urbe, Palermo, Cagliari, Bologna, Napoli, Pontecagnano, Catania, Pantelleria, Lampedusa, Palermo, Monte Erice, Alghero, Olbia, Bergamo e SICTA Napoli.

Cosa c’è di strano?

Nulla, solo che i “lavoratori Techno Sky firmatari appartengono praticamente agli stessi siti di provenienza di molte delle RSU che siedo al tavolo con la DA e, invece di parlare direttamente con loro, gli scrivono e mettono nero su bianco che la discussione sta andando davvero troppo oltre ogni ragionevole limite.

UNA FIRMA NON BASTA

Ma se “I lavoratori TS, fortemente preoccupati, da alcune posizioni politiche e sindacali nate con il solo intento di tutelare interessi di pochi, a scapito di quella della maggioranza dei lavoratori, CHIEDONO A TUTTI I SINDACATI di ratificare nel più breve tempo possibile il nuovo contratto, che offra il giusto riconoscimento professionale al personale Techno Sky, sanando finalmente un’ingiustizia verso chi da sempre lavora nell’Assistenza degli impianti per il controllo del traffico aereo.

Perché dopo tre anni di “riunioni” (a qualcuno non piace la parola trattativa) in seno all’importante e potente Esecutivo del Coordinamento non sono mai state avviate iniziative serie a supporto?

Perché tutto avviene senza nessuna lotta sindacale?

Perché si perde tempo mentre il mondo intorno si evolve e la discussione non è nemmeno più attuale al punto che il CCNL TA sezione Assocontrol, che si vorrebbe applicare, non solo è già in fase di rinnovo triennale, ma addirittura in ENAV si sta discutendo di eliminare gli automatismi che sarebbero alla base dell’interesse della delegazione ammessa al tavolo dalla DA?

NESSUNO REGALA PIÙ NULLA DA MOLTO, MOLTO, TEMPO

L’azienda non regala nemmeno più un panettone da due euro a Natale, crediamo davvero che un Babbo Natale di nome Assocontrol abbia ancora una slitta piena di doni da elargire?

Ci viene ripetuto da oltre tre anni che questo Babbo Natale esiste e che nel suo sacco ha un’assicurazione sanitaria fantastica e delle progressioni di carriera da noi ormai bloccate da tantissimo tempo, in pratica: ci sono soldi per tutti.

Eppure su altri tavoli si è già provveduto a ridimensionare l’assicurazione sanitaria, al punto da rendere dubbioso sia ancora realmente appetibile, e si discute di eliminare quegli stessi automatismi salariali che tanto vorremmo mutuare, con il risultato che alla fine sarà stato tutto inutile.

Forse per copiare la petizione USB, che però aveva solo scopo di verificare quanto potesse essere larga la platea esterna/interna a noi, è ora nata una petizione che qualcuno ci dice ”migliore”, come se esistesse una competizione tra sigle sindacali.

Cari promotori, se la raccolta firme è circoscritta all’obiettivo dichiarato di “ratificare nel più breve tempo possibile il nuovo contratto“, siamo pienamente d’accordo, il problema attuale non è più il passaggio di settore, il problema attuale è la trattativa stessa per realizzarlo che non può durare fino a che morte non ci separi.

Firmate questo benedetto accordo, se è questo che davvero volete, e passiamo oltre: il vero problema ci aspetta dal 1° gennaio 2019 e si chiama “Servizio in appalto.

GIUSTE PREOCCUPAZIONI

Fanno bene i firmatari della petizione a dire di essere “fortemente preoccupati, da alcune posizioni politiche e sindacali nate con il solo intento di tutelare interessi di pochi, a scapito di quella della maggioranza dei lavoratori“, perché per sanare “finalmente un’ingiustizia verso chi da sempre lavora nell’Assistenza degli impianti per il controllo del traffico aereo” serve far parte del controllo del traffico aereo e questo accordo sembra non risolvere il problema e, se possibile, persino peggiorare le cose collocandoci per nostra stessa scelta ed ammissione tra quei “Servizi in appalto” che per definizione dovranno essere soggetti a gara internazionale proprio dopo quel 1° gennaio 2019 per il quale ne viene richiesto l’inizio di validità.

È quindi forse la delegazione di RSU, ormai scadute quasi tutte ed espressione esclusiva di scelte sindacali di FIOM, FIM, UILM e FISMIC che fa riunioni da tre anni senza concludere nulla la preoccupazione nascosta nella petizione dei lavoratori?

Forse che quel qualcuno che vuole “tutelare interessi di pochi, a scapito di quella della maggioranza dei lavoratori” è proprio chi siede al tavolo con la DA?

Noi non lo sappiamo, noi sappiamo solo che più passa il tempo senza nessuna azione e meno possibilità di riscatto avremo nel caso, sempre più possibile e vicino, che, dopo essere stati acquistati dallo stato per 108 milioni di euro perché strategici per la sicurezza nazionale e quella del volo, qualche interesse privato decida di cedere il servizio attraverso uno di quegli appalti che hanno sempre minacciato la continuità del nostro lavoro e che oggi sempre più stanno minacciando anche la nostra dignità, professionalità e futuro.

É ORA DI FINIRLA

Lo diciamo da tempo ed ora lo dicono anche il 95% dei “lavoratori TS fortemente preoccupati degli stessi siti delle RSU al tavolo a metterlo per iscritto, si tratta di un fiasco totale che sarebbe ora di chiudere, con o senza la firma di questo accordo.

Se ci sono le condizioni si facciano delle iniziative, altrimenti si lasci perdere, le RSU decidono a maggioranza e, guarda caso, uno dei sindacati al tavolo ce l’ha, quindi decida e guardi avanti, per il bene di tutti.

UNITI SI VINCE

Così si conclude la petizione e noi siamo d’accordo, con sommo piacere aziendale non vi è più unità tra i lavoratori e non si fanno nemmeno più riunioni tra le RSU da anni, solo Coordinamenti di sigle sindacali con dirigenti esterni che impartiscono i loro ordini, dopo aver negoziato direttamente con la DA.

Ci hanno detto moltissime volte che questa era una trattativa possibile ed a portata di mano, mentre l’internalizzazione impossibile, eppure la trattativa in forze non ha portato ancora a nulla mentre noi siamo arrivati in parlamento ed all’Unione Europea da soli, se avessimo avuto il supporto di tutti, od almeno di molti, forse oggi l’impossibile sarebbe già una realtà, mentre ciò che era detto possibile ha rivelato non essere tale.

Se oggi il problema è diventata la trattativa stessa e non più il suo oggetto, smettiamola e facciamo qualcosa di più costruttivo per il futuro di tutti, noi continueremo a proporci per farci conoscere meglio dagli ambienti istituzionali che fino ad ora hanno sentito una sola voce, quella delle lobby ENAV che ci rifiutano nell’illusione di potersi ancora proteggere tenendoci fuori dall’ente ormai nemmeno più così pubblico.

IL VENTO È CAMBIATO

Ma oggi, per fortuna, la situazione non è più quella di prima, il parlamento è stato rinnovato ed abbiamo l’occasione di presentarci di nuovo, se lo faremo uniti, vinceremo.

Il passaggio di settore non è un problema e non è in antitesi od antagonismo con l’internalizzazione, esso avverrà in modo naturale se saremo capaci di superare le precarietà dell’appalto cui siamo eternamente in un modo o nell’altro assoggettati: insieme possiamo meglio impressionare la politica, lo abbiamo già fatto efficacemente in pochi, immaginate se fossimo tutti.

Il potere contrattuale derivante dallo sciopero negli aeroporti è oggi quasi nullo, anche perché non siamo uniti e perché non sappiamo bene cosa vogliamo: serve un obiettivo solo, una sola voce, una campagna alternativa mirata e solo dopo potremo dire davvero che UNITI SI VINCE!

Per fare ciò,però, dobbiamo poterci confrontare serenamente, liberarci dalla schiavitù delle sigle sindacali e riunirci in un coordinamento di rappresentanti e lavoratori che spingono tutti insieme dalla stessa parte, quella che insieme e democraticamente decideremo.

La nostra sveglia è suonata da tempo, ora aspettiamo le vostre nella speranza non sarà troppo tardi.

 


Leggi qui l’originale della petizione dei lavoratori indicata nel testo

e poi e solo se vuoi

Leggi e firma quella USB per l’internalizzazione