LO AVEVAMO DETTO
É trascorso un anno e la vicenda SICTA non si è ancora conclusa, si chiuderà, forse, quando il personale superstite sarà trasferito a Roma, anche se la situazione di sudditanza e subalternità di Techno Sky resterà identica.
Noi lo avevamo detto e ci eravamo resi disponibili, ma si è preferita la solita soluzione temporanea, in fondo qualcuno era impegnato nell'”armonizzazione” dei trattamenti e certo non poteva distrarsi troppo, come avvenne già a seguito della disdetta dell’integrativo che evitò che ci si potesse interessare all’allora nuovo CCNL Trasporti in discussione su altri tavoli…
Noi lo avevamo detto, ma capaci negoziatori “nazionali” di tutti i sindacati presenti in Techno Sky invece di ascoltarci hanno preferito “stigmatizzare” le nostre parole contro una DA che ricatta i lavoratori.
Sarebbe bello se si potesse imparare sempre dai propri errori, purtroppo ancora oggi si resta a guardare il nostro dito mentre non solo la luna, ma persino tutti i pianeti intorno a noi non sono più al loro posto.
PROFETICI
Come altre cose che avevamo detto anche questa si sta, purtroppo, avverando: disuniti si perde e noi stiamo evidentemente perdendo.
In ogni caso oggi, come un anno fa, reiteriamo la nostra solidarietà: per noi, “chi tocca uno tocca tutti”, mentre, purtroppo, non sembra essere vero per molti altri.
Così, sul quotidiano campano “Il Denaro”, l’8 marzo, festa della donna, compare l’articolo “Techno Sky Napoli, dipendenti contro il trasferimento a Roma: Vi spieghiamo il nostro dramma“, il 10, sul Corriere della Sera, una lettera dei lavoratori disperati: «Noi lavoratori saremo trasferiti da Napoli a Roma».
Dopo molti mesi scopriamo che non si è risolto nulla, non è una novità, capita sempre più spesso e continuerà a capitare fino a quando non riprenderemo in mano la situazione e potremo decidere da soli del nostro destino.
Le ideologie e le divisioni aiutano la DA che non è nemmeno padrona di se stessa, ma in balia di lobby che indisturbate licenziano il personale con ben dieci mesi di preavviso solo per ricattarlo e riassumerlo decimato in Techno Sky.
CI HANNO SEMPRE PRESO IN GIRO
Ricordiamo tutti bene che alla richiesta del perché avevano generato un CCNL TA con una sezione esclusivamente a noi dedicata senza assumerci in ENAV, che avrebbe prodotto risparmi sui così sui costi strutturali, efficientato il sistema, migliorato la sicurezza e dato stabilità e futuro al personale, i sindacati ENAV ed Assocontrol rispondevano in coro che l’operazione di assunzione fatta su 800 dipendenti avrebbe avuto un costo per il quale si dovevano prevedere delle risorse, mentre i 45 ingegneri di SICTA, pochi, utili e strategici, dati i costi risibili, sarebbero stati assunti subito.
Era il 2013.
Noi già non ci credevamo ed infatti così non è stato: oggi ripetiamo che noi davanti a noi è sempre più vicino e probabile il ritorno alle logiche dei ricatti degli appalti, con il pericolo di continui passaggi di mano e con l’aggravante che da una proprietà privata interessata almeno ad aggiudicarsi le gare, oggi siamo di proprietà di ENAV che sembra avere più interesse a cederci a terzi che al nostro futuro.
Temiamo di dover avere ancora ragione.
BASTA CON LE PAROLE
Abbiamo già detto e scritto tutto, inutile ripetere parole a chi non vuole sentire, siamo consapevoli che un giorno troveremo l’unità necessaria, quello sarà il giorno in cui partiranno le lettere di cessione e/o licenziamento.
Allora si che saremo uniti. o dovremmo dire sarete uniti, perchè dipenderà solo dal fatto se anche noi saremo tra coloro che vengono ceduti o meno e se vale la logica dell’esclusione, speriamo di esserne esclusi.
Se così fosse vi daremo solidarietà?
Noi vorremmo evitare di doverci persino pensare, noi non crediamo alla logica dell’accattonaggio e del becchinaggio, noi non abbiamo strutture da mantenere, ma solo interessi generali della categoria dei lavoratori, di cui facciamo parte, da difendere.
PREVENIRE É MEGLIO CHE CURARE
Lo diceva Ippocrate già 2500 anni fa, invece ci hanno abituato da tempo a cercare di “salvare” i dipendenti licenziati senza fare nulla per evitarlo prima: se ci saranno 300/400 licenziamenti, “salvare” 200 lavoratori sarà una grande conquista… che a noi però non piace per nulla, perchè vorremmo salvare tutti indistintamente.
Oggi, anche se abbiamo già perso tanto, troppo, tempo, possiamo ancora farlo: ci sarà un nuovo governo oppure nuove elezioni ed è già in corso una inversione di tendenza alle privatizzazioni quasi selvagge degli ultimi anni, abbiamo l’occasione di costruire nei prossimi sei mesi un ambiente favorevole almeno alla discussione nel settore, facciamolo insieme e saremo più credibili ed ascoltati.
ENAV è oggi l’unica azienda di controllo del traffico aereo al mondo con una partecipazione privata, ma è ancora controllata completamente dallo stato e strategica per la nazione, Techno Sky, a sua volta, è al 100% dello stato ed è già costata 108 milioni di euro, convincere la politica a non disperderli non sarà difficile se saremo uniti, ma sarà impossibile se continueremo ad essere divisi.
ARMONIZZAZIONE ED INTERNALIZZAZIONE NON SONO ANTAGONISTE
Armonizzazione contrattuale ed internalizzazione non sono in antitesi o incompatibili, anzi, si può dire che viaggiano su strade parallele, c’è chi pensa vada prima “armonizzato” e poi internalizzato il personale e chi pensa debba avvenire il contrario, ma alla fine, almeno apparentemente, la maggioranza dei lavoratori Techno Sky, RSU comprese, sembra essere d’accordo sul punto di arrivo: internalizzazione.
Ora, dopo tre anni di inutili discussioni per un’armonizzazione contrattuale che noi non solo non abbiamo ostacolato, ma persino agevolato per quanto possibile, nella convinzione che comunque dovrà essere discussa, crediamo sia venuto il tempo che i lavoratori e le RSU diano una possibilità anche a noi.
Abbiamo una idea differente solo sul percorso, abbiamo già fatto un gran pezzo di strada da soli e tra mille difficoltà: parliamone, organizziamo iniziative insieme e vediamo se entro l’anno qualcosa si muoverà più velocemente, altrimenti lasceremo tutti perdere.
PIANTARE TUTTI I SEMI
Einstein sosteneva che non sai mai da quale seme nascerà la pianta, e quale sarà la più forte, perciò li devi sempre piantare tutti, perché non darci una possibilità?
Poi, se INSIEME otterremo almeno un interesse maggiore della politica, perché non continuare?
Fino ad ora siamo stati praticamente censurati, no, non dai colleghi, che sembrano invece molto interessati, o dall’azienda, che sarebbe normale, ma solo dalle strutture sindacali nazionali esterne a noi che sembrano avere interesse solo ad un negoziato e non ad un vero risultato.
Noi non abbiamo strutture economiche da difendere, impiegati da stipendiare, affitti da pagare, noi siamo tutti lavoratori come voi e con interessi comuni di visibilità su di un futuro il più stabile possibile.
Restiamo uniti, non credete a quelli che mettono la testa sotto la sabbia e vi chiedono di fare altrettanto.
AGIRE CON INTELLIGENZA
Non serve farsi del male per lottare, si può fare in modo intelligente, parlate con noi e/o dite ai vostri rappresentanti di farlo anche loro, ormai quasi tutte le RSU sono scadute, non chiediamo di aderire per forza ad USB anche se sarebbe già un segnale grande, chiediamo di dare mandato a vecchie o nuove RSU affinché vogliano almeno dialogare con noi.
Noi siamo disponibili e se non vi accettano gli altri sindacati perchè non vogliono liberarvi dalla loro influenza e controllo, lo faremo noi, vi candideremo noi, ma sappiate che non è indispensabile, invece è indispensabile partecipare tutti ed in autonomia alle decisioni che riguardano il nostro destino comune.
Noi non abbiamo catene, ma non possiamo fare tutto da soli, liberatevi dalle vostre, se ne avete, insieme ce la faremo.