COMUNICATO
Attenti come sempre alle reali tematiche del mondo del lavoro ed alla tutela degli interessi dei lavoratori, ci sembra utile diramare l’informativa seguente che riguarda importanti novità sul fronte delle pensioni.
Dopo tante brutte notizie, per una volta, la normativa sulle pensioni sembra adattarsi almeno in parte alle problematiche dei lavoratori a turni introducendo un piccolo correttivo che sembra favorire i dipendenti Techno Sky che hanno operato in quella modalità almeno negli ultimi 7 anni.
Ma facciamo il punto, è stata emessa dall’INPS in data 29 marzo 2018 una circolare con il seguente oggetto: “Rivalutazione dei turni svolti nel periodo notturno di cui all’articolo 1, comma 1 lett. b), n. 1) del decreto legislativo n. 67 del 2011, dai lavoratori impiegati in attività organizzate in turni di dodici ore. Articolo 1, comma 170, della legge n. 205 del 27 dicembre 2017 (legge di bilancio 2018)”.
Come risaputo, nella normativa attualmente in vigore, è descritto un criterio di anticipazione dell’età del pensionamento che valuta il numero di giornate prestate in orario notturno, ma solo quando questo è organizzato per 12 ore consecutive che comprendano l’intervallo di tempo tra le 24:00 e le 5:00 del mattino con un minimo di 78 giornate annue effettuate per almeno 7 anni nel corso dell’ultimo decennio di attività.
Situazione che nel caso di Techno Sky, con una media valutabile in circa 63 possibili turni notturni annui al netto di ferie e permessi e senza periodi di malattia, era difficilmente raggiungibile se non ulteriori prestazioni straordinarie.
Il rifinanziamento della norma previsto nell’ultima legge di bilancio ha oggi permesso all’INPS di introdurre una correzione del criterio attraverso un moltiplicatore di 1,5 di queste prestazioni facendo lievitare il valore complessivo e portando, nel caso di Techno Sky, il numero a oltre 90, facendo rientrare tutti i nostri turnisti ampiamente nei parametri del decreto legislativo n.67/2011 poiché sarebbero così sufficienti solo 50 notti all’anno per raggiungere il previsto limite di 75.
Detto questo i limiti per ottenere il pensionamento retribuito come pensione anzianità/vecchiaia, quindi il massimo raggiungibile, diventerebbero solo di 35 anni di contribuzione e 61 anni e 7 mesi di età, che nel caso in esame varrebbe il parametro 96,7, facendo raggiungere i requisiti minimi al personale interessato con età inferiore e valore contributivo maggiore.
Trattandosi di una novità appena uscita ed essendo necessaria l’assistenza sindacale per gli accordi che descrivono le turnazioni, come USB abbiamo già dato incarico ai nostri CAF di approfondire nello specifico la materia per poi mettersi a disposizione dei lavoratori interessati.
La presentazione della domanda dovrà avvenire entro il 1 maggio dell’anno precedente a quello in cui sarebbe previsto il raggiungimento dell’obiettivo descritto, per farlo con USB sarà quindi necessario solo recuperare la propria effettiva situazione contributiva generale ed operare in regime di turno H24.
Non appena ogni singolo aspetto sarà approfondito e chiarito avvieremo la campagna di assistenza per i nostri iscritti.
Lì, 19 aprile 2018
USB LAVORO PRIVATO TECHNO SKY