USB Lavoro Privato Settore ATM esprime il più profondo e sincero cordoglio e vicinanza alle famiglie delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova e dichiara la propria solidarietà a tutti gli sfollati ed alla popolazione genovese colpita da un disastro senza precedenti.
Il triste e scioccante accaduto ha riportato con forza l’attenzione sulle privatizzazioni, manutenzioni ed appalti in aziende, opere e settori funzionali alla sicurezza pubblica e talvolta strategici per quella nazionale, come accade per la questione ENAV e Techno Sky.
Da sempre abbiamo espresso contrarietà e perplessità circa la privatizzazione di ENAV che, unico caso al mondo per un service provider ATM, è persino stato affidato alle logiche dei mercati azionistici con il solo risultato di aver prodotto negli anni profitti sempre maggiori per gli investitori istituzionali, banche e fondi, mentre si contraevano le spese e gli investimenti per il miglioramento del servizio e delle condizioni di lavoro dei propri dipendenti con, in testa a tutto ciò, il personale Techno Sky, confinato in un contenitore la cui unica evidente missione è comprimere i diritti dei lavoratori per risparmiare sulle manutenzioni ed il quasi annullamento della prevenzione.
Lo sciopero proclamato da USB a Ferragosto, al di là delle cifre e delle partecipazioni cui ognuno si deve personalmente interrogare, ha avuto come tema unico centrale l’internalizzazione di tutto il personale in ENAV per impedire ulteriori pericolose aberrazioni quali la cessione in appalto o subappalto del servizio all’unico scopo di aumentare ancora il profitto degli investitori senza per altro produrre alcun beneficio per nessun altro e, se possibile, diminuendo gli standard qualitativi del risultato aziendale, permesso dalla legge, ma moralmente inaccettabile.
Durante la protesta gli altri sindacati sono rimasti per lo più a guardare ed in qualche caso hanno persino remato contro, sebbene avessero utilizzato lo stesso tema dell’internalizzazione per chiamare il personale alle loro iniziative poi non mantenute, dimostrando come sia ancor più necessario ora un ripensamento del modo di relazionarci tra noi e con l’azienda per una più efficace azione comune, se è vero che esistono temi comuni da sostenere.
Rilanciamo, quindi, la proposta già in precedenza boicottata di fissare un incontro tra i soli rappresentanti dei lavoratori in carica, ed in assenza di altri elementi esterni, per discutere serenamente ed in un’ottica di ricerca di stabilità occupazionale, sicurezza del posto di lavoro e futuro collettivo, se sia possibile individuare argomenti e metodi per poter continuare insieme una lotta che altrimenti si presenta più difficile.
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI HANNO SOSTENUTO E CHE CONTINUANO A FARLO
credendo in quello che facciamo e aderendo alle nostre iniziative, registrando nel contempo e con grande delusione il negativo atteggiamento dei CTA che in qualche caso ci esprimono solidarietà sulla carta, ma che poi in tutte le sedi ci ignorano od addirittura agiscono convinti contro di noi.
Uniti potremmo ottenere di più e più in fretta.
16 agosto 2018
RSU e USB ATM Nazionale