È del 19 ottobre u.s. il comunicato di CGIL UILTRASPORTI TRASPORTI UGL-TA e UNICA nel quale si lamenta ”l’ennesima avaria radar in una sala operativa di ENAV, questa volta a Milano ACC”, avvenuta nella stessa mattinata, affermando che “Quasi metà degli schermi di tutti i settori si sono praticamente resettati (schermo acceso ma nessuna traccia presente), in qualche settore entrambi gli schermi off ed in alcuni anche il relativo fall back. La sicurezza – che compete al solo CTA in servizio – ed il servizio sono stati garantiti continuando a lavorare sugli “superstiti”, bloccando le partenze dalla terminale e supportati, tramite appositi coordinamenti, dagli altri ACC. 10/15 minuti di avaria, poi i malfunzionamenti sono terminati”, certo non per mano divina.
Tutto ciò, è scritto, “non è un dettaglio” che sia avvenuto “alla presenza del massimo Management seguito un nutrito gruppo di investitori”, poiché si tratta de “l’ennesima avaria degli ultimi 4 anni (la quarta del 2018, la quindicesima dal 2014”, ovviamente, non può che essere opera del Karma…“ di chi non è dato bene sapere, dato che l’avaria, se è stata gestita operativamente dai controllori, che hanno correttamente e competentemente garantito la sicurezza del volo, non è stata da loro risolta in tempi brevissimi, ma dal personale Techno Sky presente in turno ed in servizio che stranamente nel comunicato non esiste e non ha dignità alcuna, anzi, secondo il testo sindacale ENAV è solo colpa di sistemi presunti obsoleti “Negli ultimi anni si è spinto troppo sull’acceleratore, con troppi progetti (alcuni fatti in fretta e furia) e senza investire a sufficienza sui sistemi che devono supportare un'”automobile lanciata a 200 all’ ora“.
Ma se l’allegoria deve essere quella di un’auto lanciata a 200 all’ora, allora si deve sapere che non basta che sia nuova e che il “pilota” (controllore) sia esperto, servono anche “meccanici” (Techno Sky) capaci, sapendo che l’ammodernamento e l’innovazione tecnologica faranno presto sparire il pilota (le auto senza conducente sono una realtà presto in arrivo ed i treni e le metropolitane lo sono già da moltissimo tempo), mentre il tecnico servirà sempre e sempre di più e questo continuo pensare che estromettendolo dal ogni propria considerazione salverà il deretano di figure destinate a scomparire in modo naturale non è solo perdente, ma autolesionista: se crollano ponti ed esplodono motori non è perché ci sono solo dirigenti e piloti abili, ma perché si risparmia troppo sulle manutenzioni ed ancor più sul personale ad esse dedicato, vero problema di tutte le aziende che stanno sul mercato azionario e non reinvestono utili nel personale, TUTTO e non solo quello imbellettato nelle foto ufficiali.
“Anche questa volta probabilmente l’utenza non noterà quanto successo in quanto la persona dietro alla macchina – non solo controllore, ma anche tecnico – ha egregiamente messo l’ennesima pezza (di qualità) alle falle del sistema, comportandosi come sempre da professionista” e se “è il caso che si inizi a parlare seriamente meno di trading e di finanza e più di TRAINING ed investimenti sull’operativo (personale e macchine), perché il karma come si è visto non fa sconti a nessuno”, allora è il caso di internalizzare al più presto il personale Techno Sky in ENAV, prima che la sua estromissione definitiva in favore del solo controllore provochi l’irreparabile per tutti, in questo caso non solo gli schermi di Milano ACC saranno neri, “quasi il karma ne avesse fatto contemporaneamente una questione di nome e di colore”.
Internalizzare Techno Sky in ENAV non solo è economicamente conveniente, ma, accorciando una catena di responsabilità che si tiene volutamente nascosta per ragioni di una anacronistica ed ormai incomprensibile lobby, migliora proprio quella sicurezza reclamata dai potenti sindacati dei controllori che da sempre ci ignorano: aprire finalmente gli occhi oggi per non vedere nero domani.
Coordinamento RSU USB Techno Sky Nazionale