UN ACCORDO CHE STIMOLA DAVVERO

Chi sperava in una novità sarà deluso, se non siete quadri vi sentirete presi in giro per davvero e non parliamo di denaro, no, quello non è nemmeno chiaro quanto sarà, parliamo del resto, infatti, in attesa di capire come saranno inseriti i lavoratori nelle differenti classi stipendiali dobbiamo osservare quante “fregature” ci sono già riservate con certezza.

LA NUOVA STRUTTURA SALARIALE

Sappiamo che chi ha partecipato alla trattativa ha negoziato alcune cose che però poi non sono comparse compiutamente nel testo sottoscritto, creando così confusione che potrà essere dissipata solo dalla DA a fine anno.

Il perché a fine anno è presto detto, chi ha partecipato alla trattativa ha sempre ammesso che il presupposto base imposto dalla DA alla discussione fosse il “costo zero”, ora, se questo è il presupposto allora nessuno ci guadagnerà nulla anche se questo non è completamente vero, infatti nel corso della ristrutturazione salariale alcune voci vengono inglobate, creando l’effetto illusorio di espansione del salario, tra queste il premio di risultato che viene così consolidato e che, per esempio, per chi è inquadrato oggi in 5a super, varrà così circa 200 euro lorde al mese al posto del totale di 2600 euro erogato con le modalità che conosciamo, quindi nessun regalo e nessun aumento.

Inoltre per poter effettuare i calcoli si dovrà necessariamente avere in mano la busta paga di dicembre che certificherà per intero la “RAL percepita” nel 2018, vale a dire la Retribuzione Annua Lorda o, se preferite, il valore economico che troverete nel CUD 2019.

Questo punto è fondamentale, perché nella nuova busta paga ci saranno solo sei voci retributive comprese in una “Ral Prevista” alla quale va aggiunto un “Elemento Individuale di Armonizzazione” pensato “Nel caso in cui la “RAL Percepita” fosse superiore alla “RAL Prevista” per la classe stipendiale di assegnazione”.

La lettura è semplice, partendo dal costo zero alla base della trattativa la retribuzione attuale potrebbe essere già superiore a quella futura secondo quanto previsto nel documento, in particolare per effetto delle indennità aggiuntive che oggi percepiamo separatamente e che non solo poche, infatti, come scritto, la “RAL percepita” che ”sarà ripartita tra le voci di cui all’art.9 comma 2 e 3” è formata da voci che, eccezion fatta per il “Minimo Salariale” che non è indicato come sarà assegnato dalla DA, sono molto differenti dalle attuali quindici e che confluendo nella “Ral Prevista” spariranno magicamente.

Quindi, non potendo effettuare alcun tipo di calcolo affidabile per nessun profilo, tranne che per i quadri, abbiamo chiesto alla DA di fornire ai nostri iscritti i valori da lei previsti per permettere una decisione serena in vista del referendum e che in assenza di risposte i lavoratori sapranno che c’è probabilmente molto di più di qualcosa da nascondere, fermo restando la contrarietà generale di USB ad un accordo discriminatorio che non salvaguardia il futuro di nessuno dei lavoratori Techno Sky.

Scarica la richiesta chiarimenti di USB

VANTAGGI E SVANTAGGI

Il risultato dell’assenza di informazioni è che chiunque oggi produca specchietti e conteggi farà comunque un errore e per questo noi non li proponiamo.

Quindi: il vantaggio dov’è?

Questa è la vera domanda e la risposta è presto data: il vantaggio, per chi resterà in azienda, starà nel valore della paga oraria, infatti, nelle “Regole di transizione”, viene previsto che la “La “RAL percepita” sarà ripartita tra le voci di cui all’art.9 comma 2 e 3 che integrano il concetto di “retribuzione lorda fissa mensile” previsto dalla richiamata norma quale base di computo perla determinazione di prestazioni e/o indennità variabili o accessorie (ad es.: il lavoro straordinario) sino a concorrenza degli importi previsti dal presente accordo” e poi che “La retribuzione oraria è pari a 1/173 della retribuzione lorda fissa mensile”.

Facendo un calcolo probabilistico si intuisce che mentre il salario annuale è previsto che non cambi per nulla, fatta salva la variabile delle perdite causate dall’estinzione delle indennità aggiuntive, la paga oraria aumenta sensibilmente di valore portando straordinari, TFR e tutto quello che è ad essa funzionale ad una maggiorazione percentuale provocando l’effetto che mentre chi andrà in pensione potrà avere un vantaggio nel medio termine, chi resta in servizio sarà economicamente sempre più “pesante” per l’azienda che per ridurre gli straordinari aumenterà ancora i carichi di lavoro e, se proprio del caso, preferirà l’utilizzo di personale neo assunto.

Inoltre, a far data dal 2 gennaio 2019, guarda caso proprio il giorno dopo l’applicazione dell’accordo, entrerà in vigore la legge comunitaria che muterà l’attuale concetto di “organizzazione tecnica”, previsto dalla CE2096/05, in “servizio in appalto”, liberando i service provider di tutta Europa, ENAV compresa, dal dover produrre i servizi tecnici “in house” e potendoci così vendere o svendere liberamente al miglior offerente.

Trattandosi quindi di un’operazione “a costo zero” ed in prospettiva di avere presto personale costoso rispetto ai nuovo assunti del settore… gli svantaggi sono sotto gli occhi di tutti, ma c’è molto altro.

COSA CAMBIA E COSA NON CAMBIA

L’INTERNALIZZAZIONE VIENE ESCLUSA PER SEMPRE

Considerato che molti dei negoziatori sono stati in causa con ENAV per essere da essa assunti, in subordine avere lo stesso trattamento economico ed in ultimo ottenere almeno una clausola di salvaguardia, è sorprendente non solo che questo accordo non contenga nulla di tutto ciò, ma che addirittura vada nella direzione contraria, infatti non si trova alcun riferimento di un eventuale successivo assorbimento del personale Techno Sky in ENAV, producendo, al suo posto, l’ammissione che Techno Sky non è ENAV e non lo sarà mai ed cosa succederà in caso di vendita anche solo parziale.

Questo dovrebbe far arrabbiare almeno chi è stato chiamato allo sciopero per l’internalizzazione dalla FIOM ed è poi stato ripagato con un accordo a costo zero con benefici solo di prospettiva ai fini pensionistici, ma basterà questa piccola cosa per accettarlo?

Non lo sappiamo, dal canto nostro TUTTO L’ACCORDO NON VA BENE E NOI VOTEREMO CONTRO AL REFERENDUM, consci che invece di perdere tutto questo tempo in trattative a costo zero in alternativa poteva essere almeno discusso l’integrativo scaduto da anni e che ci ha garantito fino a poco tempo fa, invece questo non solo viene abbandonato per sempre, ma addirittura consolidato ai valori di oggi, già vecchi di anni, e quindi senza previsione di possibili aumenti presenti e/o futuri.

Accettando l’ingabbiamento nei “Servizi Complementari” e scrivendo che “Techno Sky è la società di logistica e manutenzione del Gruppo Enav con la mission di assicurare la piena efficienza operativa e la completa disponibilità – senza soluzione di continuità – degli impianti, dei sistemi e dei software utilizzati per il controllo del traffico aereo in Italia” precludiamo ogni altro possibile passo verso l’internalizzazione che, come tutti sanno, è l’obiettivo di USB e del Comitato, facendo si che da sola già questa affermazione contenuta nell’incipit escluda che noi lo si possa approvare, ma approfondiamo il resto.

RESTEREMO METALMECCANICI

Anche chi pensava di “passare ai trasporti” resterà deluso, perché nel testo prima si dice che “A decorrere dal 1° Gennaio 2019 la società Techno Sky applicherà ai propri dipendenti il “CCNL del Settore del Trasporto Aereo (di seguito anche CCNL-TA) Parte Specifica Servizi ATM Diretti e Complementari – Sezione Specifica Servizi Complementari” sottoscritto il 27 maggio 2014” e poi si esclude l’applicazione di molte voci contrattuali che restano metalmeccaniche, applicando il principio del maggior favore dell’azienda.

Così, superata l’esclusione dell’internalizzazione che sarà possibile solo con un eventuale cambio di politiche ENAV sulle quali stiamo lavorando dalla parte del governo, i metalmeccanici hanno pensato bene di salvaguardare per prime le loro rappresentanze nazionali con la frase “Con la decorrenza sopra precisata trova immediata applicazione la Parte Specifica Servizi ATM, fermo restando che con espresso riferimento alle materie di cui agli articoli: 5, commi 3 e 4, e art.7: vale integralmente la normativa di cui al punto 3 “Relazioni Sindacali” del verbale di accordo Techno Sky del 31 maggio 2013; 20, 21, 22, 23 e 24: rimangono vigenti le norme attualmente applicate in Techno Sky, e quanto appresso convenuto.

Cosa significa ciò?

L’articolo 5 del CCNL TA dice che “Per i dirigenti sindacali, ivi compresi quelli delle rappresentanze sindacali aziendali o delle rappresentanze sindacali unitarie, si fa rinvio a quanto previsto dalle apposite norme della Legge n. 300/1970, per quanto applicabile od eventualmente regolamentato nelle Parti Specifiche, nonché dagli accordi interconfederali intervenuti in materia”.

L’accordo interconfederale da noi esiste, è il citato CCIA Techno Sky del 31 maggio 2013 il cui punto 3 “Relazioni Sindacali” dice testualmente che i soggetti titolari della trattativa in Techno Sky sono le “OO.SS. nazionali e territoriali firmatarie del presente accordo”, vale a dire i metalmeccanici di FIM FIOM UILM e FISMIC che passando ai trasporti fa restare titolari di trattativa i metalmeccanici che come hanno loro stessi confermato, ci accompagneranno nei nostri primi passi nei trasporti perchè i sindacati di quel settore non hanno una cultura industriale come la loro… grazie, ma ne facciamo volentieri a meno.

Poichè lo abbiamo citato, solo per chiudere l’argomento si osservi come gli articoli 20, 21, 22, 23 e 24 del CCNL TA riguardano i lavoratori studenti, congedi, assenze e permessi, maternità e paternità, congedo matrimoniale e richiamo alle armi che curiosamente nonostante regole dei trasporti per noi non varranno, restando metà trasporti e metà ‘lmeccanici…

L’ORARIO DI LAVORO “CAMBIA” MA RESTA METALMECCANICO

Ecco un’altra metalmeccanica che resta: l’orario di lavoro.

Nel CCNL TA ATM l’orario di lavoro previsto è di 36 ore settimanali per i normalisti e 35 per i turnisti, mentre in Techno Sky rimangono le 40 ore metalmeccaniche e non solo queste: addirittura i PAR (Permessi Annui Retribuiti), che oggi usiamo come riduzione dell’orario di lavoro, ma che nel CCNL Met sono pienamente esigibili dal lavoratore, nel nuovo contratto “per tenere conto di quanto convenuto, in riferimento all’art.2 “Orario di lavoro” e dell’evoluzione dell’istituito dei PAR in azienda”, questi diventano parte integrante dell’orario e di fatto non più conteggiabili separatamente.

Una quisquilia che dava fastidio alla DA, infatti 96 ore di PAR, se richieste, valgono all’incirca un migliaio di euro pro capite all’anno che non essendo più a disposizione del lavoratore non sono più accantonate come valore potenziale “regalando” in cambio una giornata di festività, il santo patrono: grazie mille (euro).

IL BUONO PASTO VIENE RIDOTTO

In sostituzione delle indennità traliccio, alta montagna, galleria, sottosuolo, bancari e differenza buono pasto, “le Parti concordano di riconoscere a tutto il personale in maniera forfettaria un importo pari ad euro =10,50= lordi mensili calcolati per 14 mensilità”, con l’effetto che “pertanto dal 1′ gennaio 2019 avrà un valore nominale pari ad euro 8,50” adeguandosi a quello ENAV, così i controllori non si sentiranno più inferiori a noi.

Avevamo una cosa migliore di ENAV e la restituiamo, logico per la DA.

LA QUATTORDICESIMA VALE MENO

La quattordicesima mensilità è da sempre uno stipendio intero anche se epurata dalle indennità variabili dovute alla mancanza di reale prestazione, nel nuovo regime “Con le competenze del mese di giugno, la Società corrisponde a tutto il personale in servizio una quattordicesima mensilità pari alla retribuzione lorda fissa mensile di cui all’articolo 9 della sezione specifica servizi complementari, così come risultante dalla stipula del presente accordo con esclusione della voce retributiva “indennità integrativa speciale”.

Il valore della quattordicesima non sarà più, quindi, uno stipendio intero, ma verrà ridotto rispetto ad oggi mediamente di circa 500 euro lorde.

L’ASSICURAZIONE SANITARIA TENDE A DIMINUIRE

l’Azienda si impegna a garantire a proprie spese una copertura assicurativa che sia migliorativa rispetto a quella attuale”.

Sappiamo bene che ormai tra Metasalute ed assicurazione sanitaria ENAV non vi sono grandi differenze e che Metasalute è gratuita mentre per equivalersi ad essa quella ENAV ha la necessità di una contribuzione economica, seppur contenuta, del personale.

Questa è una storia già vista molti anni fa in Vitrociset dove esisteva una cosa simile fino ai primi anni 2000 quando, per effetto delle gare di appalto di assegnazione e degli aumenti continui dei premi, fu dismessa a favore della nascente Metasalute che potendo contare su una base di centinaia di migliaia di iscritti è oggi molto più vantaggiosa di ieri in un continuo crescendo, mentre l’assicurazione ENAV che ha poco più di 3000 iscritti ha subito negli anni un continuo calo per contenerne i costi aziendali e siccome “A tal fine essendo viva la procedura di gara necessaria alla determinazione della stessa, l’Azienda si impegna a dare tempestiva informativa sull’andamento della procedura di approvvigionamento”, possiamo pensare che a fine gara potrebbero esserci delle sorprese e se l’approvvigionamento non sarà migliorativo come previsto dall’accordo la colpa  non sarà aziendale, che vi avrà mantenuto fede, anche se il personale sarà danneggiato.

Così, se approvato dal referendum, chi vorrà restare in Metasalute, oggi gratuita per il lavoratore, dovrà pagare di tasca propria i quasi 150 euro l’anno di costo oggi a carico aziendale: “Relativamente al Fondo Metasalute le Parti concordano che il personale attualmente iscritto al fondo stesso potrà, dietro espressa richiesta, mantenere la propria iscrizione assumendosene gli oneri in misura completa. L’Azienda a tal fine concede la propria disponibilità solo ed unicamente a trattenere gli importi mensili previsti per versarli al Fondo Metasalute”.

IL WELFARE AZIENDALE PERDE VALORE

Il CCNL Met prevedeva per l’anno 2019 duecento euro di welfare aziendale da erogare in beni e/o servizi, nell’accordo sottoscritto sparisce, mentre la vacanza contrattuale per effetto del CCIA non rinnovato viene riconosciuta “una tantum” in 200 euro l’anno: “Le Parti concordano di erogare a tutto il personale un importo lordo omnicomprensivo a titolo di vacanza contrattuale per il periodo 2017 – 2018 pari ad euro =400,00= quattrocento/00 che verrà erogato con le competenze del mese di gennaio 2019 “

UN CONTRATTO DISCRIMINATORIO DA RIFIUTARE COMUNQUE

Bastava già solo questo argomento per non farlo sottoscrivere ad USB, l’accordo è discriminatorio e non garantisce alcun futuro ai giovani ed ai neo assunti: se non siete quadri non avrete vantaggi economici apprezzabili, se non avete la 5s perderete l’Elemento Aggiuntivo della Retribuzione al cambio di profilo, se non siete turnisti anziani non avrete vantaggi apprezzabili e se vi saranno neo assunti non avranno sia l’Elemento Aggiuntivo della Retribuzione che il Superminimo da Ristrutturazione Salariale.

È giustizia questa?

Un sindacato che si dica tale non dovrebbe nemmeno pensare simili accordi, ma evidentemente non parliamo di sindacati normali in Techno Sky ed è evidentemente per questo che se in passato non è stato ottenuto più nulla in queste condizioni il futuro non potrà che essere sempre più nero.

Noi USB e Comitato rifiutiamo già il solo principio, anche se siamo costretti dalle scarse adesioni ad ammettere che l’etica è una pratica generalmente poco diffusa in ENAV ed apparentemente anche in Techno Sky.

Saremo esclusi, bistrattati, scherniti, ma andremo a testa alta: internalizzazione, pari dignità, stabilità, sicurezza, futuro, sono le uniche parole che conosciamo bene, il resto lo lasciamo agli altri.

GLI AUTORI DEL CAPOLAVORO

Ci preme sottolineare che USB non è stata voluta alle trattative da tutti i soggetti negoziatori che sono stati “TECHNO SKY, le Segreterie Nazionali di FIOM CGIL, rappresentata da Fabrizio Potetti, FIM CISL, rappresentata da Michele Zanocco, UILM, rappresentata da: Bruno Cantonetti, FISMIC, rappresentata da Silvio Battistini e l’Esecutivo del Coordinamento Nazionale delle RSU Techno Sky.

A questo si aggiunga che, terminata l’analisi e la sottoscrizione del testo, il sedicente segretario nazionale UGL-Met, lo stesso personaggio che durante il coraggioso sciopero del 15 agosto ha sostituito in straordinario il personale mancante, che senza aver mai partecipato e/o in qualche modo contribuito al folle testo, è fieramente volato d’urgenza a Roma a spese aziendali per poter sottoscrivere a scatola chiusa un separato identico accordo.

POTEVAMO FARE MOLTO MA NON HANNO VOLUTO

Potevamo fare insieme un integrativo aziendale per dare qualcosa a tutti i lavoratori, invece hanno preferito rincorrere un miraggio e fare questo scempio.

Per tutte le ragioni esposte come USB non faremo nessuna assemblea, non serve parlare di un accordo che si commenta da solo, che ha tasselli economici non calcolabili nemmeno da chi lo ha firmato e, soprattutto, non ci renderemo complici e non presteremo in alcun modo il fianco a chi ci ha escluso sapendo che potevano fare la differenza perché noi rifiutiamo le logiche aziendali per stare sempre e comunque dalla parte dei lavoratori.

Per un futuro in ENAV votate NO AL REFERENDUM e dite SI ALL’INTERNALIZZAZIONE!