Gabbati?

Lo sapeva già Totò vendendo la fontana di trevi nel celebre film “Totò truffa”, ma certamente lo spiega meglio Simon Baker, nella serie The Mentalist: «il segreto di una buona truffa è far sempre sentire la vittima come se avesse il controllo».

Poi, una volta riuscito l’inganno, per evitare di dover restituire il maltolto, è necessario continuare ad avere il controllo della vittima convincendola di essere sempre nel giusto o facendola vergognare così tanto con se stessa delle proprie azioni da non voler ammettere più con nessuno di essere stato ingenuo.

A due mesi di applicazione del nuovo CCNL a noi sembra che il controllo della situazione sia già ampiamente sfuggito di mano ai soggetti firmatari dell’armonizzazione e sarebbe intelligente cominciare ad ammettere l’errore, ma, a meno che non vi siano complici del misfatto, succederà?

Anche se noi non ci aspettiamo da tutti cotanta capacità cognitiva, specie dopo la fragorosa e convinta propaganda in collaborazione con la DA che ha preceduto il referendum confirmativo, sembra evidente che il silenzio sulle molte anomalie applicative segnalate anche a noi, il malcontento espresso da molti ed i problemi pratici già riscontrati dicano che qualcosa, anzi molto, non vada bene.

Possibile che tutti i negoziatori siano all’oscuro dei problemi a noi riferiti?

Forse no e forse qualcuno, dopo la fatica negoziale, è oggi assopito nel riposo del guerriero vittorioso.

In attesa di un risveglio e ricordando che i sindacati “riconosciuti” da Techno Sky sono solo quelli Nazionali Metalmeccanici firmatari del CCIA, mentre quelli “riconosciuti” da ENAV, che ci controlla anche nella gestione del personale, sono solo quelli Nazionali Trasporti firmatari del CCNL, riportiamo a beneficio di tutti l’interessante articolo 5 del CCNL Trasporti oggi a noi applicato in Techno Sky, affinché possa essere letto e, speriamo, compreso pienamente nella sua portata:

ART. 5 MATERIE E LIMITI DELLA CONTRATTAZIONE

  1. Appartengono al livello negoziale centrale le materie concernenti il trattamento economico e normativo dei dipendenti, nel rispetto degli ambiti e con le modalità previste dal presente contratto.
  2. La contrattazione sulla quantificazione e distribuzione del premio di risultato spettante al personale non quadro delle varie categorie, si svolge a livello aziendale con le organizzazioni sindacali nazionali firmatarie del presente contratto.
  3. La contrattazione con le rappresentanze sindacali aziendali ovvero con le rappresentanze sindacali unitarie, qualora costituite, presso le varie sedi aziendali riguarda esclusivamente le seguenti materie:
    – applicazione della rotazione dei periodi di ferie;
    – verifica su igiene e sicurezza del lavoro per il tramite del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza dell’unità produttiva di riferimento;
    – programmazione, addestramento e verifica dei piani di formazione professionale;
    – tematiche espressamente indicate nelle parti specifiche delle categorie professionali e altre materie esplicitamente delegate da accordi con le organizzazioni sindacali nazionali firmatarie del presente contratto.
  4. Sono escluse dalla contrattazione con le rappresentanze sindacali aziendali ovvero con le rappresentanze sindacali unitarie, qualora costituite, le seguenti materie:
    – responsabilità attinenti ai singoli operatori nell’espletamento di procedure amministrative;
    – organi, uffici, modi di conferimento della titolarità dei medesimi;
    – organizzazione del lavoro;
    – processi di selezione del personale;
    – garanzia della libertà di insegnamento e autonomia professionale nello svolgimento dell’attività didattica, scientifica e di ricerca.

Leggendo tutto ciò sembra evidente che con la firma del CCIA ed il SI al referendum si sia volontariamente trasferita tutta la nostra precedente titolarità contrattuale sindacale ai soli firmatari del CCNL Trasporti, lasciando alle RSU Metalmeccaniche il ruolo di semplici comparse che gestiscono il nulla, ma l’importante è continuare a credere di avere il pieno controllo della situazione.

Ma non è finita, noi resistiamo e ci faremo presto risentire.

Una volta, uniti, si vinceva.