Oggi 23 ex colleghi Techno Sky sono passati in ENAV senza preavviso e perdendo l’anzianità di servizio con quanto ne consegue, il tutto con solo mezza giornata di tempo per decidere.
Secondo quanto a noi riportato, nella giornata del 27 febbraio 23 persone appartenenti a reparti quali la qualità, i servizi informativi, commerciale, etc, già distaccati in ENAV, sono stati convocati dalla DA che gli avrebbe mostrato una lettera di assunzione in ENAV da leggere sul posto senza possibilità di copia o fotografia da sottoscrivere entro il giorno successivo e con decorrenza 1° marzo 2019.
Con un amministratore delegato che guadagna oltre 1milione e 200omila euro l’anno e con 130milioni di utile netto consolidato si ricatta moralmente ed economicamente il personale costringendolo a decidere in poche ore se dimettersi per accettare un impiego stabile in ENAV piuttosto che restare in “una Techno Sky il cui futuro è ormai certo che è del tutto incerto”.
Al di là dei giochi di parole, sembra ormai chiaro che sarà costituita una nuova entità industriale nella quale far confluire il personale tecnico, incluso quei pochi ancora rimasti in ENAV, il cui nome si vocifera potrebbe essere qualcosa come “ENAV Technology” o simile, il tutto favorito dal recente passaggio contrattuale che permette il trasferimento salariale senza modifiche, essendo ormai “parificato” a seguito di armonizzazione e con i sindacati del tutto inermi ed incapaci di reagire.
Ovviamente, in queste condizioni, ieri tutti e 23 hanno accettato questa “offerta che non potevano rifiutare”, dovendo anche soddisfare tutte le formalità del caso in solo mezza giornata.
LO AVEVAMO DETTO?
Sarebbe scontato ripeterlo, non è scontato invece ricordare che noi siamo sempre stati per l’internalizzazione del personale, ma non in questo modo, il personale andava PRIMA internalizzato a pari dignità e POI discussa l’armonizzazione dei trattamenti, al contrario, come da noi previsto e come sta avvenendo, si è dato alla DA un altro potente strumento per decidere da sola del nostro futuro attraverso inquadramento e retribuzione identici e facendo leva sulla differente condizione normativa e sindacale a noi totalmente sfavorevole.
Dovrebbe far riflettere di come in passato, con un sindacato in grado di reagire almeno formalmente, queste operazioni avvenivano a ridosso dei periodi di ferie per evitare le proteste sfruttando franchigie e distrazione del personale, mentre oggi si fa il primo di marzo, con oltre quattro mesi di “libertà sindacale” prima della pace sociale decretata per legge.
IL “POTERE” SINDACALE
Sempre dalle indiscrezioni in nostro possesso, la DA non riconoscerebbe già più le strutture nazionali metalmeccaniche, a norma di CCIA le uniche titolate ad operare in Techno Sky, perché la materia sarebbe ora parte del CCNL Trasporti, mentre le OOSS trasporti, interpellate, hanno dichiarato di non essere legittimate ad operare per personale non iscritto e, soprattutto, di non riconoscere le nostre RSU perchè in ENAV si opera solo con le RSA da loro nominate…
Adesso la parola agli “esperti negoziatori” che in pochi incontri hanno firmato un accordo che fa venire il dubbio abbiano davvero letto bene, senza garanzie per il futuro e che ha finito per mettere anche loro sindacalmente fuori dalla porta aziendale.
Ci hanno accusato di esserci fatti male da soli abbandonando i tavoli confederali per scegliere un sindacato autonomo ed ora sono in una condizione peggiore della nostra: non riconosciuti dalla DA, se non come RSU, e non assistiti dai sindacati ENAV trasporti che, ricordiamo, sono gli stessi che hanno pensato e scritto il CCNL per poterci controllare meglio e così è successo.
Due articoli fa abbiamo citato Simon Baker quando, nella serie The Mentalist, afferma che «il segreto di una buona truffa è far sempre sentire la vittima come se avesse il controllo», oggi ognuno faccia i suoi conti, noi lo “spezzatino di Techno Sky in salsa ENAV”, lo avevamo previsto già a novembre 2016, oltre due anni fa, ed ancora una volta non solo avevamo visto giusto, ma la realtà supera oggi la fantasia con una nuova entità aziendale in arrivo, il TOC presto operativo che spingerà tutti alla mobilità sul territorio e la sempre più probabile esternalizzazione dei servizi non strategici per ENAV, come i tecnologici e le manutenzioni in campo.
Forse siamo sempre stati troppo avanti e forse non è ancora giunto il tempo, ma non perdiamo la nostra speranza, in questi anni abbiamo preparato la nostra struttura per la resistenza, non è l’unica soluzione, ma noi ci siamo e ci saremo, la ricetta è sempre la stessa: unità di intenti, iscrizioni a sindacati, elezioni di rappresentanti e lotta.