INSIEME SIAMO UN OCEANO

A causa dell’assordante silenzio delle altre sigle sindacali su quanto sta accadendo in Techno Sky e la sempre più evidente paralisi sindacale seguita al passaggio di settore, stiamo ricevendo molte richieste di informazioni e chiarimenti, noi proseguiamo per la nostra strada da soli, pur tuttavia, a scopo informativo, pubblichiamo questo breve e parziale aggiornamento.

Alleghiamo gli atti ufficiali in calce sotto forma di miniature, dato che non siamo l’ufficio stampa di nessuno.

IL RAPPRESENTANTE SINDACALE UGL TECHNO SKY È ORA UN DIRIGENTE ENAV

Beh, forse non era proprio quello che tutti si aspettavano, ma alla fine è successo quello che  avevamo previsto in tempi non sospetti, colui che diceva “ENAV aspetta voi”, intendeva “io aspetto voi”, per diventare il vostro rappresentante sindacale.

Così, terminata la fase in cui i nostri colleghi erano degli utili fantocci, nella lettera inviata da UGLT ATM alla Direzione del Personale Techno Sky in data 5 aprile 2019 “L’assemblea approva la nomina del sig. Rosario Barletta a delegato nazionale per l’azienda Techno Sky S.r.l.”, facendo si che lo stesso dirigente ENAV che presenziava alle riunioni in Techno Sky e già segretario nazionale ENAV diventi anche il nostro rappresentante sindacale UGLT in veste di RSA, spazzando via in un sol colpo i nostri colleghi e l’idea di RSU che abbiamo da sempre.

Solo per doverosa memoria ricordiamo che si tratta anche della stessa persona che ha discusso, negoziato e sottoscritto insieme ai suoi colleghi FILT CGIL e FIT CISL un CCNL che ci confina ad un ruolo di “serie C”, ovvero nei “Servizi Complementari” di ENAV, come se ci occupassimo delle pulizie dei bagni e non fornissimo in alcun modo i servizi strategici CNS.

LA FIOM È ALLO SBANDO

Lo avevamo già scritto, riportiamo solo per completezza, la grande e potente FIOM è stata forse la prima a dare segni di debolezza quando ha scritto il comunicato del 6 marzo 2019 dal titolo “Aprire il confronto sulla riorganizzazione, sanare gli errori sulle buste paga!”.

Noi gli avevamo fatto il verso solo pochi giorni dopo replicandolo integralmente sulla nostra carta intestata per evidenziare come si fossero messi da soli fuori della porta insieme a noi, con la sola differenza che la nostra era una scelta voluta e la loro era l’effetto opposto che sperano di ottenere.

Il comunicato, ovviamente, è caduto nel nulla, perché, come ormai chiaro, la FIOM non conta più nulla per la DA che guarda solo ai suoi amici sindacati ENAV e tollera le RSU finchè in carica, ma come visto prima sta già operando per eliminare anche queste.

FILT E FISMIC SI ASSOCIANO

Esatto, non è la FIOM, “sorella” confederale in CGIL, l’associata privilegiata di FILT ma FISMIC che non avendo categorie merceologiche come noi si candida a sopravvivere nella nuova situazione contrattuale associandosi a qualcuno cui ha retto il gioco del passaggio di settore.

C’è da scommettere che la riconoscenza aziendale finalizzerà il riconoscimento di tanta fedeltà e dedizione.

Vedremo.

LA FIM NON È PERVENUTA

Dopo essere comparsa brevemente a firmare il passaggio di settore la FIM è scomparsa e non si lamenta, evidentemente la segreteria ha ottenuto il suo scopo, quale che esso fosse, sia il semplice portare a casa un accordo valutato positivamente per appuntarsi una medaglietta al petto che qualcos’altro di meno edificante che non ci è dato di sapere, ma questo non lo sapremo mai da nessuno dei firmatari di un CCIA che ci sta danneggiando, possiamo solo pensare che se qualcuno fa una cosa che ci porta un danno o è scarsamente fornito di intelligenza o ha interesse a farlo.

Non sta a noi giudicare, noi affrontiamo la realtà che, come avevamo previsto, non è tutta rose e fiori, anzi.

USB NON CAMBIA

Ovviamente non solo avevamo previsto tutto questo, ma abbiamo continuato ad agire per la nostra strada, che certo non modificheremo solo perché gli altri sono in difficoltà, a questo punto se esiste una convergenza con noi dovrà essere dimostrata, altrimenti continueremo senza voltarci indietro e se qualcuno pensa che anche noi si sia in un momento di stanca resterà deluso: i tempi lunghi sono dovuti solo al fatto che le nostre iniziative soffrono solo dell’essere stati lasciati soli fin dal principio in primis dalle RSU che si sono poi fatte male da sole e poi dai lavoratori che gli anno creduto.

Per questo ribadiamo che noi non ce l’abbiamo con chi ha votato SI al referendum, irragionevolmente plagiato da qualche RSU dalle dubbie capacità pratiche, noi siamo sinceramente arrabbiati solo con questi soggetti che ci hanno dapprima ignorato, poi deriso ed infine combattuto per poi perdere la loro battaglia di principio danneggiando anche noi.

Costoro hanno voluto dare ascolto ad associazioni che li hanno temporaneamente investiti della carica di Cavalieri dello Zodiaco per poi poterli mettere da parte facilmente e sono i principali responsabili di ciò che sta accadendo.

Noi, invece, siamo autonomi, auto organizzati ed autogestiti ed il solo limite che ci è posto non viene dai vertici ma dalla base, vale a dire dai lavoratori che se aderissero in massa a noi potrebbero accelerare tutte le nostre richieste che, al contrario, in assenza di altro supporto continueranno ad essere pesantemente frenate.

Nell’attesa che altri lavoratori e magari qualche RSU, finchè saranno ancora in carica, si sveglino e ci diano una mano a bruciare le tappe, continueremo a rispettare i tempi del Parlamento, cui siamo ormai ben inseriti anche se viziati da continue emergenze nazionali più importanti della nostra causa, e della magistratura, che come si sa in Italia non è mai stata un fulmine di guerra.

Per ora sappiamo bene quello che facciamo e se avremo successo speriamo solo che ciò avvenga in tempo per poterci salvare, altrimenti subiremo comunque tutti le conseguenze di queste scelte davvero poco oculate.

«Da soli siamo una goccia. Insieme, siamo un oceano». Ryunosuke Satoro