LO STRANO CASO DEL TFR SCOMPARSO

È davvero un mistero come dalle promesse di miglioramento siamo passati in tempi brevissimi alla tragedia tragicomica, aspettavamo tutti aumenti e benefici e più il tempo passa più aumentano i disagi, gli errori e le discordanze, mentre i benefici sembrano essere davvero lontani se non inesistenti.

Ma l’ultima puntata dei misteri vede il TFR in primo piano, in particolare quello indicato dal 01/01/2001 che, dopo aver fatto il suo debutto a marzo, nella busta paga di aprile è stato ridimensionato a tutti di un valore che a seconda dell’anzianità ha superato anche i 20.000 euro.

L’azienda ha dichiarato trattarsi probabilmente di un errore, che un’inchiesta è in corso e che la cosa sarà recuperata al più presto, ma certamente questi continui errori non permettono di fare pensieri positivi, eppoi sta succedendo qualcosa in azienda che ancora non sappiamo?

Inoltre, dati i precedenti ci stanno pagando le altre voci correttamente?

Ed ancora, che garanzie abbiamo di poter davvero recuperare la situazione dopo essere stati espulsi dalla contrattazione aziendale tramite il CCIA?

Ovviamente non parliamo di noi, noi siamo usciti dal coordinamento nazionale gestito dispoticamente da CGIL CISL UIL e FISCMIC proprio per il grave dissenso sul monopolio dei nazionali che ci impedivano di contrapporci alla DA con le nostre perplessità e sapevamo che non sarebbe stato facile rientrare, noi parliamo di quelle RSU che convintamente hanno sottoscritto un accordo che si sta rivelando persino troppo in fretta una grande trappola e che oggi sono in una situazione peggiore della nostra costretti a dover elemosinare ai nazionali trasporti una disponibilità che non riescono ad ottenere ed ormai lontanissimi persino da quegli stessi tavoli di contrattazione a cui pensavano di essere saldamente ancorati che non esistono più.

Alla fine il dilemma è grande, la prospettiva buia e l’alternativa per tutti è solo quella di lottare insieme e senza condizionamenti per riprenderci il nostro posto nella contrattazione dalla quale, volontariamente o meno, siamo oggi tutti esclusi.

La soluzione è solo quella di poter gestire in proprio il sindacato, esattamente come proponiamo da anni, quindi, quando deciderete che sarà il momento, vi aspettiamo, sempre sperando non sia troppo tardi.

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