Quando lamentiamo miopie e poca competenza di chi negozia con la DA non è perché abbiamo mai identificato nessun collega o sindacato quale nostro vero nemico, anzi, è perché auspicheremmo un confronto sereno ed aperto sulle problematiche che evidenziamo per capire se siamo davvero noi a sbagliare, o se, al contrario, le nostre osservazioni e le prove a suffragio non suggeriscano un ripensamento che ci faccia riunire finalmente tutti insieme in modo efficace contro quella che noi identifichiamo come la sola e comune naturale controparte: l’azienda.
Purtroppo però non tutti sembrano pensarla così ed ad ogni occasione utile qualcuno, identificando evidentemente in noi un nemico da combattere, si schiera dalla parte dell’azienda tentando persino di impedire le nostre iniziative con interventi sbagliati e fuori luogo.
Che lo faccia per incompetenza od interesse privato non ci è dato di sapere, quello che è certo è che sta diventando davvero noioso dover continuamente smentire cose ovvie, ma ancora una volta, “per chiarezza” siamo costretti a farlo.
Il fatto specifico di questa occasione è il messaggio che segue, diramato e fatto esporre a Milano Linate e non sappiamo in quali altri siti, durante lo sciopero di ieri 21 maggio 2019 :
(foto di quanto esposto a Linate)
Il contenuto testuale:
“Enav è esclusa da questo sciopero.
Noi siamo inseriti nello stesso contratto settore ATM
Per chiarezza lo sciopero Nazionale di settore del trasporto aereo vede escluse le aziende facenti parte della parte specifica servizi ats diretti e complementari a causa delle regole di rarefazione, nella dichiarazione di sciopero delle Segreterie Confederali si fa riferimento esplicito che la dichiarazione di sciopero è per il personale dipendente dalle aziende rappresentate dalle associazioni datoriali in indirizzo nella dichiarazione stessa.
Assocontrol non è in indirizzo.
Lo specifico a scanso di equivoci.”
“A scanso di equivoci” ci tocca invece osservare che con la delibera 7914/TA del 9/5/2019 la Commissione di Garanzia, indirizzando alla sola ENAV, ha effettivamente scritto che è escluso dallo sciopero “il personale dipendente ENAV” per la regola della rarefazione oggettiva, ma sottolineando chiaramente di quale personale si trattasse proprio per evitare equivoci, dato che con delibera 14-231 del 26/5/2014 la commissione, per ragioni indipendenti dal CCNL applicato, aveva escluso Techno Sky dalla regola che quindi non era mai più stata a noi applicata.
Chi ha diramato il messaggio ha fatto parte della delegazione di negoziatori dell’armonizzazione e, se sono queste le sue capacità interpretative dei testi legali, rabbrividiamo al pensiero di quale altro fantasma possa aver visto nel passaggio contrattuale, oppure adesso finge di non capire per altre ragioni…
Quindi, pur essendo “inseriti nello stesso contratto settore ATM”, lo sciopero non vedeva “escluse le aziende facenti parte della parte specifica servizi ats diretti e complementari”, ma solo i dipendenti ENAV con compiti operativi ATM a causa della troppa vicinanza di loro altri scioperi, inoltre “nella dichiarazione di sciopero” fatta da USB, e non dalle segreterie confederali, ed alla quale la commissione rivolge la sua attenzione, Assocontrol è chiaramente in indirizzo.
In questo caso bastava leggere.
Ora, stando così le cose, la chiosa finale “Lo specifico a scanso di equivoci” alle nostre orecchie di parte assume il significato opposto di “lo specifico proprio per creare equivoci”, oppure di “lo dico perché sono un incompetente”.
Comunque sia riteniamo essere stato un atto vergognoso e da censurare, ma al contempo che fa davvero riflettere, anche alle luce delle continue problematiche che emergono dal cambio di CCNL, sulle reali ragioni che hanno spinto coloro che erano al tavolo a porsi essi stessi al di fuori dell’azione sindacale, consegnandosi ad altri soggetti sindacali senza un apparente interesse specifico per nessuno.
Conosciamo il parere negativo sulle nostre scelte, ma di doverci difendere da aggressioni così sfacciate di colleghi a favore della DA non ce lo saremmo mai davvero aspettato, tanto più che lo sciopero di ferragosto, che pur nella sua grande eccezionalità non ha minimamente toccato il personale, ha ampiamente dimostrato il nostro coraggio, il nostro criterio e la volontà di azione a favore dei lavoratori, mentre pensiamo che la firma dell’armonizzazione non abbia avuto nessuna di queste caratteristiche.