Avevamo previsto un possibile respingimento della nostra istanza contro la sanzione imposta dalla Commissione di Garanzia per aver effettuato lo sciopero di Ferragosto 2018 e così è avvenuto.
Questa non è una sconfitta, ma solo un altro passo verso la definizione del nostro vero ruolo nel sistema dell’assistenza al volo nazionale ed internazionale, che attraverso questa azione si arricchisce di un elemento fondamentale: la determinazione e giustificazione giuridica della nostra funzionalità ed impatto sulla sicurezza finale del trasporto aereo.
Sembra banale, ma non è così, vi diranno che abbiamo perso, ma non è così, sosterranno che lo sapevamo già, ma non è così: è ora giuridicamente rilevante, abbiamo ottenuto quello che nessuno ha ottenuto in 29 anni di legge 146/90 e solo supponeva, ma ora è certificato da un tribunale.
I prossimi passi?
Individuare e punire i soggetti responsabili dell’interruzione della catena informativa che rende precaria la nostra situazione, ma che mette anche potenzialmente in pericolo i passeggeri che hanno il pieno diritto di sapere che un elemento certamente funzionale alla loro sicurezza è assente in caso di un nostro sciopero e poter decidere se imbarcarsi in aereo comunque o restare a terra.
Basta un semi analfabeta per capire che non è finita qui, che non abbiamo perso nulla, anzi che ci abbiamo guadagnato, e che ora il re è nudo ed occorre solo il bambino che lo faccia sapere al popolo, cosa che è per noi ormai quasi un dettaglio.
Mentre scriviamo queste righe a Roma si svolge l’ennesima farsa, in una riunione, alla quale eravamo invitati legittimamente anche noi come RSU facenti parte del Coordinamento Nazionale Techno Sky, si sta fornendo una nuova supercazzola come se fosse Antani: la DA spiegherà come non ci sia nulla per cui preoccuparsi, anzi, come tutto stia andando velocemente verso un’internalizzazione del personale prevista, controllata e sostenibile… e le nostre OO.SS presenti fingeranno di bersi tutto mentre le OO.SS. conniventi sosterranno le ragioni aziendali.
Anche per questa ragione, in extremis e seppur tentati, abbiamo deciso di non presenziare, eravamo a Roma già da due giorni per gli interventi in Tribunale, le riunioni in Parlamento ed i contatti strategici in evoluzione ed abbiamo preferito rientrare tutti a casa per riposare invece di restare un altro giorno con l’unico scopo di assistere ad una nuova recita e poter dire “noi eravamo invitati”.
Non ci interessa, il nostro interesse è un altro, è certamente l’internalizzazione, ma senza danni per i lavoratori.
Vi lasciamo per ora con una sola domanda: assumendoci in ENAV potremo continuare ad applicare l’integrativo Techno Sky?
Se ritenete non sarà possibile perchè ENAV applica il contratto senza il nostro CCNL, altrimenti non sarebbe nostro, cominciate a preoccuparvi da adesso, ENAV ha un interesse che è quello di risparmiare azzerando le resistenze del nostro sindacato fatto di RSU, con una certa autonomia, in favore del suo, fatto di RSA sotto il totale controllo delle segreterie nazionali, e nel contempo ha anche un’arma potente per attuare tutto ciò: quella di assumerci tutti, o di assumere parte di noi e cedere la restante.
Tutte operazioni economicamente interessanti per la borsa valori, quella stessa borsa che qualche diversamente intelligente ha pensato fosse fonte di benessere per se stesso e che ora sta deprimendo tutti i lavoratori Techno sky ed ENAV.
Noi andiamo avanti come treni, come prima e persino più di prima: presto altre novità, restate con noi, unitevi a noi.