Sembra una battuta ma è la triste realtà, nella giornata di martedì 25 febbraio è successo l’incredibile, ovvero su una lettera ENAV a firma Roberto Simeone, TradeUnions Relations ENAV, si afferma che aseguito di un incontro con organi della Protezione Civile per condividere gli effetti derivanti dal persistere sul territorio nazionale del virus COVID-19, risultano esserci 3 dipendenti del gruppo ENAV, impiegati presso Techno Sky, residenti a Casalpusterlengo e quindi nella “zona rossa” con restrizioni della mobilità, cioè non possono lasciare volontariamente il territorio per nessun motivo se non giustificato o richiesto dalle autorità e per i quali, se non vi sarà diagnosi di infezione, non vi sarà retribuzione considerando altresì “opportuno” per questi fruire di ferie o permessi, come se fossero in ferie, o, laddove possibile, organizzare per loro attività di telelavoro (???).
USB Techno Sky condanna fermamente questo atteggiamento aziendale chiedendo l’immediato ritiro della comunicazione e le scuse della DA ai colleghi coinvolti rassicurandoli con la vicinanza degli organi dirigenziali, in questo momento di emergenza sanitaria globale, tanto più grave se valutato anche alla luce dell’utile netto aziendale dello scorso anno, di oltre 130 milioni di euro,realizzato anche da questi dipendenti che meritano considerazione ed umanità maggiore dell’essere trattati come semplici numeri, al pari dei deportati di Auschwitz.Un’espressione aziendale assai discriminatoria quindi, che ci disgusta e che non possiamo assolutamente accettare!
E’ nostra ferma intenzione infatti, dare battaglia affinché tale ignobile trattamento venga ritirato e la situazione venga gestita semplicemente con correttezza ed UMANITA’!
Veramente in secondo piano rispetto all’azienda, ma che non può passare inosservato, è stato l’immediato sciacallaggio, se possibile, di ancora peggiore pessimo gusto perpetrato da esponenti nazionali UGL TA Techno Sky che sulla pagina FaceBook da loro gestita, hanno scritto: “Auguriamoci che non venga mai diagnosticata l’influenza da COVID-19 ai tre colleghi della Techno Sky in quarantena residenti nella zona rossa per vedersi riconoscere la malattia. Organizzeremo una colletta per questi lavoratori ATM abbandonati a se stessi dall’azienda. #LA_COLONNA_INFAME”.
Inaccettabile questo paragone disumano di colleghi confinati loro malgrado per l’attuale situazione di emergenza sanitaria con quella degli appestati di Milano del 1630 descritti dal Manzoni nel suo romanzo la Colonna Infame e, come se tutto ciò non fosse già più che sufficiente, vorrebbero persino avviare una colletta che nei fatti è l’accettazione dell’atteggiamento aziendale riducendo il problema ad un semplice fatto economico senza alcun contrasto alla D.A. per ELIMINARE questa INACCETTABILE comunicazione della quale prendono solo atto ledendo la dignità dei nostri colleghi senza nemmeno interpellarli. ASSURDO!
Noi di USB Techno Sky stigmatizziamo fermamente tutto ciò e promettiamo costante battaglia con la D.A. e le istituzioni che vessano i lavoratori, nostre uniche e naturali controparti, nulla possiamo contro soggetti che pur dimostrando nei fatti di non avere alcun interesse alcuno a difendere i lavoratori si dichiarano sindacalisti a livello nazionale e sono supportati da lavoratori che li approvano, sono questi i primi che devono invece prenderne le distanze, noi supporteremo le loro eventuali istanze.
USB è sempre e solo dalla parte dei lavoratori, il nostro ruolo era, è e sempre sarà, difenderli ed organizzarne l’emancipazione, chiunque fa altro dovrebbe vergognarsi.
Coordinamento Nazionale RSU USB Techno Sky / ENAV
Scarica il comunicato in formato PDF (2020 02 27 Comunicato COVID-19)