LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO

Di Luigi Chiesa - Opera propria, CC BY-SA 3.0, Collegamento

“Le chiacchiere stanno a zero”, questo potrebbe essere lo slogan più adatto all’operato di USB Gruppo ENAV in questo delicato periodo assoggettato all’infezione da COVID-19.

Senza volere dilagare in altri ambiti, dal Nazionale Lavoro Privato, al Nazionale Pubblico Impiego e sino all’assistenzialismo in ogni suo aspetto etc. ove USB si è comunque distinta per interventi, azioni di lotta, iniziative sociali e quant’altro, restiamo concentrati sulla nostra azienda, sul nostro ambito lavorativo.

In premessa è meglio chiarire da subito la ristrettezza di campo d’azione nel quale siamo stati costretti ad operare sindacalmente, sconfiggendo alla grande in ogni caso tali presunte restrizioni, visto il non riconoscimento per parte aziendale sia delle due RSU e del RLS del comprensorio di Milano, ciò dovuto alla loro naturale scadenza e dall’esito delle ultime trascorse elezioni, vanificate “per merito” di OO.SS. caldeggiate da alcuni simpatici colleghi che poi lamentano l’assenza della RSU stessa (o ci sono o ci fanno!), che della nostra sigla a livello nazionale con la complicità degli altri sindacati, cui piace giocare a chi conta di più anche in questo frangente di emergenza a discapito di lavoratori e pluralismo.

Abbiamo volutamente evitato, seppur a conoscenza di innumerevoli situazioni contingenti, inutili report “sanitari”, farciti altrimenti da “voci di corridoio” o notizie presunte ed allo stesso tempo potenzialmente allarmanti e dannose, così come abbiamo evitato poco intelligenti “presidi sanitari” evitando di arrogarci una laurea medica, preferendo che per tali supporti venissero utilizzati canali più idonei e confacenti. Tutto ciò è mera ed insulsa propaganda!

Abbiamo invece ascoltato con attenzione e recepito tutte le informazioni, le comunicazioni, le lamentele dei lavoratori; abbiamo analizzato ogni informativa o comunicazione aziendale (sia ENAV che Techno Sky); stessa cosa dicasi per ogni decreto governativo e con questo materiale a disposizione siamo intervenuti concretamente dove siamo presenti.

Infatti, mentre si proponevano fantomatiche collette di denraro, abbiamo potuto evitare che fossero applicate ferie o permessi non retribuiti ai tre colleghi che inizialmente si trovavano nell’unica “zona rossa” contrariamente ai decreti governativi che prevedevano malattia se infettati oppure cassa integrazione dedicata ed attraverso l’apertura di uno stato di agitazione a livello nazionale (gli unici a farlo) abbiamo messo tutti a livello nazionale in condizione di poter scioperare con effetto immediato in base all’articolo 2 punto 7 della legge sullo sciopero, che tutela la salute e la sicurezza dei lavoratori, contrapponendoci all’atteggiamento aziendale ancora una volta in sfregio ed in contrapposizione dei decreti governativi che prevedono dure e serie norme igienico/sanitarie e la maggiore possibile lontananza dal posto di lavoro utilizzando vari sistemi quali ferie residue anni precedenti, PAR, Smart Working, sino alla cassa integrazione (anche questa nostra iniziativa strumentalizzata negativamente dai soliti idioti).

Inoltre la mediazione diretta con la D.A. per l’immediata fornitura di guanti e mascherine quali dispositivi di protezione individuale, ha ottenuto l’assicurazione aziendale che all’incirca a metà di questa settimana verranno finalmente forniti i necessari DPI attraverso la  richiesta SU NOSTRO SUGGERIMENTO alla protezione civile.

Per ultimo è ancora nostra la proposta di riduzione temporanea, giustificata dall’emergenza sanitaria in atto, dei turni di lavoro, a 12 ore giornaliere per i turnisti, predisponendoci ad un accordo fra parti nel merito, cosa che pare stia per avvenire in queste ore con altri cui attribuire meriti che non hanno affatto, ma ancora una volta per rispetto dei lavoratori, mentre tutti sembrano giocare con la situazione ed approfittare per fare sciacallaggio, lasceremo che le altre OO.SS firmino ciò che noi per primi avevamo proposto e che si prendano meriti che non hanno.

La soddisfazione di aver ancora una volta reso un servizio IMPORTANTE ai nostri colleghi non ha prezzo con cui possa essere ripagata.

Saremo anche fuori dai tavoli come usano propagandare per denigrarci, ma a quanto pare siamo come sempre comunque più efficaci di chi si è votato per comodità ed interesse alla mera concertazione e non sa più lottare.

Non è bello dirlo, ma qualche sassolino (o macigno) dalle scarpe ogni tanto dobbiamo levarcelo anche noi.

Uniti si vince bla bla bla…