È questa una delle frasi più famose di Alberto Sordi quando impersonando il Marchese Onofrio del Grillo, un nobile romano che faceva il bello ed il cattivo tempo approfittando della sua posizione elevata, provocava una rissa barando al gioco per poi far arrestare i malcapitati che aveva fregato ed offeso, mentre lui saliva in carrozza per tornare a casa riverito da tutti.
È questo anche quello che sembra volerci dire la direzione aziendale quando siede a tavola con chi vuole lei, scrive accordi senza un vero negoziato e, soprattutto, obbliga il personale ad applicarlo anche se non è per nulla valido, in sfregio a tutti gli accordi e violando quello che essa stessa ha voluto, perché ricordiamo che il passaggio contrattuale è stato voluto proprio dalla DA ed anche molto in fretta.
Quello che è successo è semplice e lo abbiamo scritto nella allegata diffida, ovvero quattro soggetti sindacali non competenti a norma di accordi, FILT FIT UILT e UGLTA, hanno sotto scritto un accordo che non potevano nemmeno discutere.
Tutti sappiamo che nell’armonizzazione voluta da Techno Sky, che ha permesso il cambio contrattuale integrando il CCNL ora applicato, e, lo ricordiamo, votata dalla stragrande maggioranza dei lavoratori, è esplicitamente previsto che per quanto attiene alle relazioni industriali “vale integralmente la normativa di cui al punto 3 “Relazioni Sindacali” del verbale di accordo Techno Sky del 31 maggio 2013” e che i soggetti abilitati a discutere e produrre accordi con la DA siano solamente “il Coordinamento dell’insieme delle RSU” che è “titolare, unitamente alle OO.SS. firmatarie del presente accordo, della contrattazione nazionale aziendale” prevedendo inoltre che “L’Azienda si impegna in caso di rilevanti problematiche aziendali aventi dirette ricadute di natura occupazionale o di assetto delle sedi a procedere alla preventiva informazione e consultazione”.
Di conseguenza nell’accordo sullo smaltimento delle ferie siglato l’8 maggio 2020 mancavano i requisiti minimi per la sua validità essendo in esso assenti sia i soggetti titolati al negoziato che la successiva necessaria ratifica da parte del Coordinamento Nazionale delle RSU, del quale fanno parte di diritto anche i nostri eletti, e che quindi hanno visto ingiustificatamente negato il loro diritto di espressione nella prescritta riunione “per l’approvazione dell’ipotesi di accordo” formulata dall’esecutivo del coordinamento.
Va chiarito che non stiamo contestando in alcun modo il merito, ma il modo, perché questo è fondamentale, non si tratta di poter avere ragione, sappiamo di essere una minoranza, ma insieme al nostro diritto di poter esprimere la nostra voce è stato negato lo stesso diritto a tutte le RSU Techno Sky che, se accettano questo modo di fare, non solo si assoggettano al sistema che hanno sempre detto che non sarebbe venuto, ovvero della sudditanza a dei nazionali trasporti estranei alle nostre attività, ma tradiscono il voto dei lavoratori che hanno chiesto per il referendum confermativo di quell’accordo che ora diventa carta straccia.
Per questa ragione siamo anche meravigliati che nessuno di loro si sia ribellato, forse addormentati in questa nuova realtà che gli è evidentemente sfuggita di mano, al contrario di quanto promesso.
Con questo accordo non vi hanno obbligato a fare le ferie 2020 in cambio della restituzione dei turni, che sarebbe già discutibile, ma hanno soprattutto dichiarato che nessuno di noi non conta più un…
USB non ci sta e si ribella, aspettiamo di vedere cosa faranno gli altri.
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