La grande mole di accadimenti degli ultimi tempi ci ha suggerito prudenza e maggiore sobrietà del passato, pubblichiamo solo ora la lettera di addio alla FILT di un nostro nuovo iscritto che nel frattempo è diventato un prezioso elemento nella nostra campagna di responsabilità ed azione per evitare che l’emergenza diventi solo un’occasione di risparmio aziendale e normalizzazione delle attività sindacali, ma che, al contrario, possa essere una grande opportunità per porre rimedio a tutti gli errori fatti nel passato e gettare le basi per la futura ENAV che, lo ricordiamo ancora una volta, ha come principale e più importante patrimonio non edifici o terreni, ma la grande professionalità dei propri dipendenti.
Di seguito il testo da lui diffuso che noi non abbiamo letto come un banale cambio di casacca od un ingrato voltafaccia ad un sindacato, ma piuttosto la necessità di trovare spazi adatti a poter continuare la propria attività e/o supporto sindacale nel modo in cui questo dovrebbe avvenire, ovvero come ci è stato insegnato da Giuseppe Di Vittorio e dai grandi sindacalisti di lotta del passato che troppo spesso paiono oggi venire dimenticati e che noi speriamo di poter fornire in modo compiuto.
Benvenuto in famiglia Paolo, ti siamo grati per averci scelto e davvero onorati di poterti avere con noi:
“Cari colleghi,
sono ad interrogarmi sulla pesante situazione che coinvolge tutti noi, sull’utilità di restare nella RSA per fungere da raccordo tra base e vertice del Sindacato, sulla partecipazione alle attività, ad oggi pressoché azzerate, del Sindacato.
Purtroppo non trovo risposte che siano idonee a rispondere positivamente a questi dubbi e per questo sono
giunto ad una definitiva determinazione.
Sento il bisogno di un’Organizzazione che sappia offrire una visione di ampio respiro e non veda nel solito accordicchio traghettatore la panacea, per mali di portata assai più ampia di tutti quelli che nei decenni l’assistenza al volo ha affrontato; in maniera brutale sento il bisogno che non si continui a fare ciò che si è sempre fatto, perché oggi, più che mai, è necessario un capovolgimento dell’approccio.
In tutta sincerità non credo di essere all’altezza ma, temo, che all’orizzonte non riusciremo a scorgere molte figure in grado di esserlo. Quello che auspico è la capacità di offrire una visione di ampio respiro che sappia ripensare al sistema dei trasporti nel suo complesso e all’interno del quale il trasporto aereo, per quanto cruciale, sia una parte.
Parlo di temi molto più grandi di me, di noi, ma solo una classe dirigente che avrà il coraggio di parlare di questo, a mio avviso, sarà in grado di portarci fuori dalle sabbie mobili.
Avremo un nuovo mondo, in tutti i contesti, e di certo nuovi modi di spostare persone e merci si affermeranno.
La crescente sensibilità nei riguardi della difesa dell’ambiente dovrà necessariamente essere coniugata con la sostenibilità aziendale e la difesa del lavoro, in termini sia di mantenimento dei perimetri occupazionali che di livelli salariali. Un nuovo approccio alla velocità della società contemporanea prenderà piede e, per questo, si dovrà avere il coraggio di non pensare sempre e per forza che “il tempo è denaro”.
L’emergenza sanitaria ha accelerato processi per i quali ci si aspettava di dover attendere decenni, ha messo in discussione certezze che ci hanno accompagnato per decenni, tranne una, ovvero la divisione tra le classi che, anzi, è stata e sarà sempre più acuita.
Sento il bisogno di essere me stesso e di poter pensare che un nuovo modo di immaginare la società sia possibile, e contemporaneamente continuare a fare il controllore del traffico aereo, sia pur in un sistema riorganizzato.
Sento il bisogno di un quotidiano confronto sulle idee all’interno dell’Organizzazione sindacale della quale faccio parte, un dibatto che ad oggi non c’è e che non mi permette di essere onesto con me stesso né con i colleghi con i quali lavoro da anni.
Per tutto questo e per tutto quanto detto in precedenza, rassegno le mie dimissioni dalla RSA FILT di ROMA ACC, con effetto immediato.
Cordialmente, Paolo Tirabassi, ENAV, Roma.
21.04.2020”
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