COMUNICATO SINDACALE USB ROMA ACC
Vi è ormai consenso unanime sui presidi idonei a fronteggiare la pandemia e la sua purtroppo più che probabile terza ondata, che sono:
- l’igiene delle mani,
- le mascherine,
- il distanziamento fisico,
- l’astensione dagli assembramenti;
ma cosa più importante di tutte è che nessuna di queste misure è efficace da sola, ma lo è la loro combinazione.
Nei rapporti dell’OMS si sollecita l’utilizzo della mascherina in AGGIUNTA al distanziamento fisico e all’igiene delle mani a sottolineare, come ovvio, che l’una in assenza delle altre non è sufficiente a proteggere dal contagio.
Abbiamo già segnalato la necessità di fare uno sforzo aggiuntivo a tutela della salute del personale in precedenti comunicati, sollecitando ove possibile di aggiungere altri strumenti idonei (termo scanner) e potenziarne altri sempre al fine di aumentare quell’opera di prevenzione della diffusione dell’epidemia e di tutela della salute per noi importante sopra ogni cosa.
Oggi solleviamo due criticità:
- il settore FIC
le modalità di svolgimento di lavoro e la conformazione della postazione del settore FIC non consentono il mantenimento di un distanziamento fisico di un metro, anzi per certi versi dovendo i fiso interagire sulle medesime strips rendono le postazioni piuttosto promiscue, date l’impossibilità di distanziare e le posizioni né tantomeno di montare una barriera in plexiglass tra di esse, sarebbe opportuno dotare i fiso almeno della mascherina ffp2.
- le modalità dell’addestramento di LICA
Lo svolgimento contemporaneo di quattro scenari indipendenti (mondi) nella sala simulazione PSA nazionale presso l’edifico Piastra, comporta la presenza di 20 persone (12 addestrandi + 8 istruttori) all’interno del medesimo spazio. La peculiarità della somministrazione dell’iter addestrativo, fa sì che spesso venga a mancare il distanziamento di un metro tra gli “attori” coinvolti. Tutto questo a prescindere dalla capienza legittima o meno di venti persone comunicata dalla direzione (certo sarebbe utile capire quale è il criterio attraverso il quale si definisce un numero congruo) ma ad ogni modo nella realtà di ciò che accade in simulazione diviene impossibile mantenere il metro di distanziamento che accompagnato all’utilizzo della mascherina e a tutti gli altri presidi garantisce la tutela del personale e una adeguata prevenzione contro la diffusione del covid19.
Quindi alla luce delle preoccupazioni manifestate a questa O.S. da parte di colleghi che hanno partecipato alle simulazioni previste dal percorso addestrativo, volto all’acquisizione del servizio LICA APS presso codesto ACC, i quali, nonostante le rassicurazioni ricevute più volte, non vivono serenamente quest’esperienza, rilevante tanto per lo sviluppo aziendale quanto per la professionalizzazione del personale, propone una soluzione volta, da una parte, alla tutela della salute del personale impiegato e, dall’altra, al regolare proseguimento del processo addestrativo.
Siamo quindi a proporVi di splittare i teams, svolgendo la simulazione di due mondi alla volta (metà la mattina e metà il pomeriggio), consentendo così di dimezzare il numero di persone presenti nello stesso momento all’interno della sala PSA.
Queste ci sembrano due proposte concrete e pragmatiche, avulse da qualsivoglia strumentalizzazione politica o sindacale a tutela esclusivamente della salute del personale nella prospettiva di una più efficace e attenta prevenzione e volte a consentire un più sereno e proficuo iter addestrativo.
Poniamo queste questioni all’attenzione anche del comitato covid19 e ci auguriamo possano essere intese come un contributo concreto a cui noi non ci vogliamo sottrarre per la risoluzione di tutte quelle problematiche inerenti il protocollo e la sua applicazione come opportuno e necessario
Certi di ricevere la VS attenzione, la sottoscritta O.S. porge cordiali saluti.
Roma, 15/01/21 USB ROMA ACC
Allegati:
2021 01 15 Comunicato Roma ACC Fate spazio
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