“Ognuno è un genio, ma se si giudica un pesce dalla sua capacità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà l’intera vita a credersi stupido” (Albert Einstein)
Se avete un capo assertivo, cosa davvero rara in Techno Sky, vi è andata bene, la vostra valutazione ha la possibilità di essere relativamente aderente alla realtà, ma se avete litigato con un capetto o, peggio, siete voi ad essere assertivi… allora sono guai seri, la vostra scheda di valutazione aziendale è un disastro a prescindere e quindi lo è ingiustamente.
Dopo anni di discussioni sulle valutazioni aziendali durante i quali la DA ha sempre negato ogni schedatura del personale, per altro con defezioni famose come una e-mail contenente una lista di proscrizione del personale “sfuggita” ad un responsabile molti anni fa, a sorpresa arrivano e-mail aziendali che invitano ad impostare una password per scaricare le proprie scheda di valutazione di cui da sempre si nega l’esistenza…
Ma una volta scaricata la scheda la sorpresa è anche maggiore, sono state tutte compilate circa un anno fa e contengono una valutazione senza criteri conosciuti dove l’elemento di obiettività è lasciato al compilatore, partendo dalla mansione liberamente indicata, talvolta di fantasia e non aderente a quella contrattualmente assegnata, per finire con valutazioni sulla “flessibilità” e “collaborazione” fornita, ovvero quanto lavoro senza compenso aggiuntivo e quanta sottomissione viene fornita al capo di turno senza indicazioni fisse su capacità dimostrate e progresso tecnico, pur sapendo che anche in questo le logiche ed i criteri “meritori” sono spesso oscuri e motivati da criteri economici e non professionali…
L’esperienza del freno disattivato della funivia dovrebbe essere un campanello di allarme che evidenzia fino a che punto si possa arrivare seguendo logiche di mero profitto, iniziando con il risparmiare su materiali, poi mano d’opera, fino ad aumentare i carichi di lavoro e concludere con l’eccesso: mettere a rischio la sicurezza come dalle indagini in corso pare sia successo a Stresa.
In ogni caso oggi, nonostante discussioni di decenni e senza alcun contraddittorio sindacale, almeno non conosciuto, appare improvvisamente ed inaspettatamente, come una teofania, una scheda di valutazione il cui scopo reale non è per nulla chiaro: si voleva far sapere cosa l’azienda pensa di noi per consolidare il sistema discriminatorio da sempre in atto o c’è sotto dell’altro?
Ai posteri l’ardua sentenza, il coordinamento si è appena rinnovato con molte conferme, la CGIL ha ancora la maggioranza assoluta delle RSU, e molte “sorprese”, un sindacato, la CISL, non ha delegati ma siede al tavolo con la DA mentre USB, che ha un significativo numero di delegati, ne viene tenuto lontano… chissà perché.
Dal canto nostro e di fronte a tutte queste novità, schede misteriose, valutazioni fortemente di parte ed esclusioni che oggi possiamo dire “eccellenti”, speriamo che il rinnovato coordinamento smetta di accettare supinamente dannose logiche negoziali che vedono sindacati senza rappresentanza negoziare insieme a sindacati che ne hanno ed altri seppur significativi estromessi con la forza, abbandonando l’ormai desueto e stucchevole “di meglio non si poteva ottenere”, sotteso ad metodo concertativo che per conservare il posto al tavolo evita qualsiasi reale lotta sindacale, e voglia finalmente cominciare a lavorare collegialmente ed in modo unitario e democratico per riscattarci da tutti questi anni passati nei quali lo scollamento con la base elettiva ed i tavoli “segretati dai segretari” hanno fatto solo perdere terreno, diritti, professionalità, dignità e, per ultimo ma non ultimo, salario a tutto il personale.
Se volevate una scheda che misurasse quanto sono Yes Man i vostri capi, ora la avete, se non volete perdere del tutto la vostra dignità è il momento di organizzarsi, democrazia e collegialità sono le nostre parole d’ordine.
Dalla base, con la base, per la base, questa è Unione Sindacale di Base – USB.