Come novelli San Paolo, i sindacati “riconosciuti” dalla DA, improvvisamente e senza alcun chiaro confronto preventivo con la base, chiedono e ottengono dalla DA di poter iniziare al più presto le trattative sul rinnovo del CCNL, trattative che mentre scriviamo ci risultano essere già in corso.
Già, il momento è effettivamente propizio, ma non certo per i lavoratori che indeboliti dalla situazione contingente e dalle mille diatribe rischiano così concretamente di vedere svanire diritti e livelli economici faticosamente acquisiti nel tempo.
Ma di fronte a questo scempio nessuna voce si leva oltre la nostra, nemmeno quella di chi vanta la maggioranza assoluta dei sindacalizzati e potrebbe facilmente opporsi ad una trattativa senza piattaforme, senza unità interna e portata avanti da chi non rappresenta più ormai da tempo i lavoratori forzando con la complicità aziendale l’unicità partecipativa con lo scudo di una legalità ormai palesemente iniqua.
Rimaniamo solo noi, a dire NO e lo diciamo con forza:
- NO a trattative al buio per un rinnovo contrattuale reso ancor più complesso dall’emergenza pandemica ancora in corso;
- NO a delegare ancora una volta chi è pronto a calarsi le braghe davanti ad una azienda che ha dimostrato ancor più negli ultimi due anni la volontà e capacità di approfittare del momento per annientare la già minata dignità del lavoratore.
È questo un appello rivolto a tutti, ma principalmente a coloro che nonostante le evidenze si sono fino ad oggi ostinati a mantenere l’iscrizione sindacale con chi si sta nuovamente preparando a svendere i nostri diritti.
L’APPOGGIO E L’ISCRIZIONE SINDACALE DEVONO ESSERE TOLTI AL PIÙ PRESTO A TUTTI COLORO CHE SI ACCINGONO A NEGOZIARE ANCORA UNA VOLTA LA NOSTRA DIGNITÀ AL SOLO SCOPO DI AUMENTARE IL PROFITTO AZIENDALE DIMINUENDO IL SOLO COSTO DEL LAVORO, NON SONO QUESTI I NOSTRI, VOSTRI, INTERESSI.
Abbiamo assistito troppo spesso in passato a “ringraziamenti” per chi si è prestato a quest’opera, non vogliamo assistere ancora una volta inermi a questo scambio, la trattativa va fermata subito e devono essere stabiliti criteri, obiettivi e rivendicazioni, oltre che, ovviamente, delegazioni trattanti.
Ciampino 20 settembre 2021
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