IMAGINARIUM

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“C’è pure chi educa, senza nascondere l’assurdo ch’è nel mondo, aperto ad ogni sviluppo, ma cercando d’essere franco all’altro come a sé, sognando gli altri come ora non sono: ciascuno cresce solo se sognato”

DANILO DOLCI

L’apparente spaccatura nelle relazioni sindacali lascia l’amaro in bocca. Questo non tanto e non solo per lo spettacolo a cui abbiamo assistito negli ultimi mesi, con i tristi fuochi d’artificio finali, ma soprattutto perché, a dispetto di quello che si scrive, non è minimamente collegata all’attuale realtà delle sale operative.

A ben vedere, la spaccatura più profonda, a nostro modesto avviso, è quella che ravvisiamo tra le aspettative e gli obbiettivi che la nostra azienda si pone per questa Summer 2022, e i mezzi e gli strumenti attraverso i quali si intende raggiungerli.

Non parliamo solo e soltanto della ormai conclamata carenza di personale (che da sola suggerirebbe più prudenza), ma anche della situazione tecnico operativa in senso stretto, che non ha avuto alcuno spazio di discussione né tantomeno di possibili soluzioni, e che sembra non avere nessun tipo di impatto sulla gestione dei flussi di traffico.

Stride, il futuro radioso e ricco di prospettive che ci viene spesso dipinto, con le difficoltà tecniche, operative e organizzative che quotidianamente ci affliggono.

La distanza tra chi lavora in linea operativa per produrre il risultato tanto agognato, e chi questo lavoro deve organizzarlo, non è mai stata tanto grande e temiamo che non possa che aumentare nei mesi a venire!

Ci piace immaginare che gran parte degli operativi fosse contraria ad un accordo Summer 2022 non tanto perché riteneva risibili gli importi economici proposti, ma proprio perché, mentre si parlava di “risorse” aggiuntive, e quindi di bonus, le persone si scontravano con la realtà lavorativa fatta di settori da sempre carichi, di problemi quotidiani senza soluzione, di frequenze operative spesso inservibili, e con la sensazione che, nonostante tutto, l’emanazione del flusso rimanga sempre e solo un’extrema ratio.

Ci piace concepire gli operativi come persone e non solo come risorse. Persone che vogliono essere rispettate e maggiormente tutelate mentre svolgono il loro delicatissimo compito e che forse hanno a propria volta immaginato un’estate più serena senza nulla da sacrificare al Dio denaro e hanno scelto di dire: no grazie!!!

Un “no” che riteniamo salutare per la dignità di professionisti quali siamo e un’opportunità di crescita per tutti, anche per chi nel management vorrà coglierla.

Non vogliamo privilegi, non vogliamo regalie; vogliamo un presente lavorativo meno caotico e improvvisato, meno concentrato sulla redditività, fatto di certezze, di una gestione oculata e di sistemi affidabili, vogliamo un futuro più sereno e certo, partecipando alla sua costruzione.

Ci sarà tempo per parlare di orario di lavoro, flessibilità, profili di carriera e quant’altro nel prossimo rinnovo del CCNL (e di pari passo dovremmo parlare di come sarà organizzato il lavoro nelle sale di controllo, perché ad oggi non vi è traccia neanche di questo), mentre per ora occupiamoci di risolvere le problematiche operative che inficiano fortemente il nostro lavoro, creando stress aggiuntivo proprio nel momento in cui tutto dovrebbe essere oliato e pronto, in un ambiente già per sua stessa natura stressante.

Noi siamo disponibili per apportare un contributo costruttivo.

Un’eventuale maggiore emissione di flusso, che noi certamente auspichiamo, non andrà di sicuro a compromettere la Summer 2022, e non deve essere interpretata come una sconfitta, ma piuttosto come una logica conseguenza di politiche sbagliate. A questo proposito sarebbe appropriata una maggiore trasparenza sui carichi di settore, perché i numeri attuali al riguardo fanno venire le vertigini.

Non sarebbe forse ragionevole trovare un metodo condiviso e trasparente di valutazione dei carichi di settore?  Questo tipo di valutazione non può vederci esclusi, ma attivamente partecipi. Sarebbe un buon punto di partenza per cominciare ad accorciare la distanza di cui parlavamo poco sopra.

Pare palese che le ormai evidentissime difficoltà per far fronte alla domanda di traffico non possono essere risolte in maniera puramente tattica e con configurazioni improvvisate al momento e mai viste fino ad oggi.

Appare necessario affrontare la questione in maniera strategica e condivisa.

Gli obbiettivi (performance) sia nel breve (Summer 2022) o ancora di più nel medio lungo periodo si raggiungono solo se sono condivisi e condivisibili.

Le ragioni di produttività e redditività sono importanti, ma devono incontrare quelle del servizio e dei lavoratori e per quanto concerne questi ultimi e non solo da un punto di vista economico.

Non è più il tempo, né il contesto industriale, dell’imprenditore-padrone che nel secolo scorso affermava di essere l’unico a sapere quali fossero i bisogni della sua azienda e dei suoi lavoratori.

Ci piace immaginare un’azienda più moderna, più umana, migliore, perché sappiamo che, se possiamo immaginarla noi, esiste, ed è la nostra azienda.

Roma, 20 giugno 2022                                                                                 RSA USB ROMA ACC

 

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