lì, 15 giugno 2017
COMUNICATO
Si è riunita il 13 giugno 2017 la “Commissione per il Global Service”, istituita dall’azienda su richiesta di alcune OO.SS. e per la quale era stata dichiarata la disponibilità all’allargamento a chiunque lo avesse richiesto ed avesse “intenzioni costruttive”. Sorvolando sul processo alle intenzioni che è da condannare a priori, USB aveva comunicato la propria volontà e disponibilità alla partecipazione, come anche UGL, ottenendo in risposta la convocazione di due soggetti per FIM, FIOM, ULIM, FISMIC e UGLM con esclusione della sola USB.
Ma se questa situazione è già di per sé grave, sia da parte aziendale che sindacale, quello che sta per accadere lo è, se possibile, ancora di più, dato che da settimana prossima sono previsti incontri dell’Esecutivo del Coordinamento Nazionale delle RSU che a dir poco sono sorprendenti, infatti l’Accordo Integrativo Aziendale, stipulato il 31 maggio 2013 e richiamato in tribunale per escluderci dalla sua composizione, all’articolo 3 punto A.3 paragrafo quinto cita testualmente “L’esecutivo rimane in carica tre anni” e quindi quest’ultimo è effettivamente e definitivamente DECADUTO ormai da molto tempo.
A fronte di ciò nessuno ha più titolo a riunirsi sotto quel nome se non su mandato dell’intero Coordinamento delle RSU, che non si è mai riunito e non ha mai dato alcun mandato a chicchessia.
Chiedono a noi di applicare regole che essi stessi non rispettano, in perfetto stile Marchese del Grillo.
Nessun stupore se azienda e firmatari dell’accordo non proferiscono in modo interessato alcuna parola sulla cosa, va però detto che questo comportamento non è dignitoso nè rispettoso prima di tutto dei lavoratori e poi delle OO.SS. cui appartengono: la comoda poltrona vale più della scomoda morale.
A questo punto è probabile che a nulla serviranno altre parole, ciò nonostante USB aspetta comunque una convocazione per poter esercitare il proprio diritto di azione sindacale in nome e per conto dei propri iscritti e tramite i propri rappresentanti, in numero oggi equivalente a FIM, UILM, FISMIC e UGLM, ed inferiore solo a FIOM, sapendo fin d’ora che dichiareremo comunque IRRICEVIBILE qualsiasi proposta che non contenga perlomeno una “clausola di salvaguardia”, vale a dire la previsione che in caso di qualsiasi evento che porti alla riduzione del personale questo non sarà ceduto ad altri al ribasso o licenziato, ma assunto da ENAV, al contrario di quanto appena fatto con SICTA.
STABILITÀ, DIGNITÀ e FUTURO passano solo attraverso il processo di INTERNALIZZAZIONE immediata del personale Techno Sky in ENAV ed al minimo da garanzie certe, la “clausola di salvaguardia”, richiesta anche nelle cause contro ENAV oggi in cassazione, tutela TUTTO il personale Techno Sky e non solo coloro che stanno per andare in pensione o sperano in un prepensionamento.
INTERNALIZZAZIONE od almeno salvaguardia in ENAV sono gli unici obiettivi sostenibili per USB.
SICTA è finita, pensiamoci prima di finire anche noi nello stesso modo.
USB Techno Sky Nazionale