INAUDITO, IL PREFETTO AIUTA L’AZIENDA!

INCREDIBILE!

Quello che è successo nella Prefettura di Milano durante il tentativo obbligatorio di conciliazione previsto dalla legge sullo sciopero è davvero incredibile, a seguito della richiesta del rappresentante Techno Sky di non voler far parlare un componente della RSU presente al tavolo, la dirigente incaricata dal Prefetto a moderarlo ne ha preso le parti in modo palese ed autoritario impedendo il dibattito.

Il tentativo di conciliazione era già paradossale ed assurdo, dato che comprimendo i diritti dei lavoratori viene ripetuto obbligatoriamente ogni 120 giorni, nonostante si tratti della stessa vertenza e che lo sciopero del personale tecnico Techno Sky sia stato certificato “senza nessun impatto” dalla stessa Commissione di Garanzia che lo richiede e nessuna limitazione ai diritti degli utenti, ma che la delegazione aziendale possa decidere la composizione della delegazione sindacale con l’assenso della Prefettura è davvero troppo!

Come risulta dal verbale che potete scaricare in calce, l’azienda ha contestato la presenza di un “rappresentante USB nazionale al tavolo”, ritenendola “inopportuna” e, pur avendo la RSU al completo chiarito che la presenza era da considerare solo come semplice parte della loro delegazione, la dirigente ha prima finto di non seguire completamente la linea aziendale, accettando la composizione della delegazione RSU di Linate così come si era presentata, per poi impedirle di prendere la parola quando specificatamente nel merito dei temi in discussione veniva fatto parlare la persona contestata dall’azienda.

AUTORITARISMO E SORDITÀ

Nel corso dell’animato chiarimento che ne seguiva veniva evidenziato come il contributo del delegato poteva essere utile alla discussione nella sua qualità di consulente a conoscenza dei fatti, ma la dirigente rifiutava comunque ad ogni costo di consentire l’intervento alzando la voce ed imponendosi di autorità come rappresentante del governo.

Anche alla domanda se in piena coscienza e competenza avesse autonomamente deciso di rifiutare l’acquisizione di elementi utili alla discussione e, possibilmente, alla composizione del dissidio, rifiutava energicamente di sentire le ragioni da esporre, censurando completamente la delegazione sindacale delle RSU a tal proposito.

Nemmeno la considerazione confermata e supportata da tutti i presenti, uno dei quali faceva presente di essere anch’esso rappresentante sindacale nazionale, che la riunione fosse stata convocata su richiesta a firma di tutti i presenti, incluso quello censurato, era sufficiente a chiudere la questione, per la Prefettura la DA aveva comunque ragione: il rappresentante nazionale USB non poteva parlare perchè non gradito dall’azienda.

VUOI VINCERE FACILE?

É già altamente scorretto che la DA si scelga gli interlocutori, ma che una Prefettura prenda l’iniziativa di supportarla nella sua unilaterale e scorretta scelta è addirittura scandaloso, oltretutto cercando di umiliare un componente di una delegazione sindacale riducendolo al mero ruolo di spettatore.

Non potendo subire un affronto del genere e non potendo tollerare questo atto totalitario e fuori dalle regole da parte di un organismo di governo questi abbandonava la seduta chiedendo al resto della delegazione delle RSU di rimanere comunque per completare la discussione a tutela degli interessi dei lavoratori da essi rappresentati.

Anche il successivo verbale di riunione veniva mistificato tramite l’uso di forme sintattiche interpretabili come se, annoiato, il componente la delegazione delle RSU se ne fosse andato a fare altra cosa più interessante.

É normale che chi fa gli interessi dei lavoratori non trovi il favore della DA che da tempo stabilisce proprie nuove regole e sceglie interlocutori a lei graditi, come testimoniato dalle “commissioni” convocate al di fuori delle stesse regole che invoca nei tribunali al solo scopo di estromettere USB ed i portavoce del CITSE (Comitato per l’Internalizzazione di Techno sky in ENAV) dai tavoli, ma che un rappresentante del governo, istituzionalmente “super partes”, la supporti in questa scelta interessata è davvero scandaloso e da stigmatizzare!

SCANDALOSO ED IRRAGIONEVOLE

Perché la funzionaria della Prefettura non ha chiesto alla delegazione DA chi fossero esattamente gli intervenuti?

Perché nella delegazione della DA era presente un dirigente aziendale come consulente tecnico e non era possibile avere nella delegazione RSU un dirigente sindacale come consulente tecnico?

Avrebbe la RSU dovuto contestate la presenza al tavolo di soggetti aziendali diversi dall’unico rappresentante legale, l’Amministraotre Delegato, ed abbandonare il tavolo, subendone conseguenze che non vengono curiosamente mai riservate alla DA?

LA RSU HA DIMOSTRATO GRANDE RESPONSABILITÀ

A tutela tutela dei loro rappresentati e seppur azzoppata dall’intervento della dirigente prefettizia su richiesta della DA, il resto della delegazione RSU presente ha fatto la scelta responsabile di proseguire comunque la riunione, ma un sindacato serio non può tollerare questo incredibile ed inaudito atto di censura, quindi USB nazionale di concerto con la RSU USB di Linate ha già inoltrato un reclamo al Prefetto ed esposti al parlamento ed altre sedi istituzionali, decisi a perseguire ovunque sarà possibile questo intollerabile sopruso ed ottenere giustizia.

SERVE UN CHIARIMENTO ISTITUZIONALE

Le strumentalizzazioni della DA possono essere mal interpretate da disattenti bempensanti, ma che un funzionario prefettizio si possa schierare con la DA senza senza verificare le basi delle sue affermazioni metterebbe in dubbio non solo la sua imparzialità, ma anche la sua competenza di dirigente dello stato, cosa che fatichiamo a credere e per questo serve un chiarimento con il Prefetto e gli organi dello stato.

USB NAZIONALE HA GIÀ INCONTRATO L’AZIENDA

Infine se il timore aziendale fosse stato quello di dover riconoscere l’interlocuzione con USB tramite un verbale firmato da un dirigente nazionale del sindacato, stia tranquilla, questo è già avvenuto il 6 aprile 2017 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, quando la DA, nella stessa persone del rappresentante presente a Milano che ha incontrato due dirigenti nazionali del sindacato USB ed alla presenza dell’incaricato del Ministro che ha verbalizzato e sottoscritto il dissenso con la frase “All’esito dell’incontro le parti non trovano una soluzione concordata e condivisa dalle criticità oggetto delle presente vertenza.“.

Direzione Aziendale Techno Sky ed USB nazionale si sono quindi già visti ed hanno discusso negozialmente non trovando un accordo e, conseguentemente, riconoscendosi a vicenda.

É noto che per evitare ciò sia prassi aziendale di non presentarsi a questi incontri presso il Ministero che è sommerso da verbali con aziende assenti, nel nostro caso, invece, l’incontro è stato accettato, è avvenuto un confronto e quindi avvento un riconoscimento reciproco.

Il resto è noia e dimostrazione di costante ingenuità.

VUOTA PROPAGANDA AZIENDALE

Le azioni aziendali sono pura e vuota propaganda ai fini di impressionare i soli benpensanti e dato che la competenza degli avversari conta parecchio e l’azienda vorrebbe sempre vincere facile, cerca di trovare complicità in qualche sindacato e persino nelle istituzioni dello stato.

É comunque inequivocabile che nessuno può decidere di scegliersi sempre argomenti ed interlocutori, tanto meno la DA Techno Sky ed il suo padrone ENAV, e le che istituzioni della repubblica NON POSSONO schierarsi con una delle parti se non basandosi su riferimenti legali certi e NON POSSONO certo censurare il sindacato!

Con le istituzioni non si scherza, queste hanno il dovere di verificare e di comportarsi da mediatori, non da giudici per il quale compito esiste un potere indipendente, il pregiudizio apparentemente dimostrato del funzionario della Prefettura di Milano, invece, se confermato rivelerebbe una situazione generale di pericolo per la giustizia e per l’equità di trattamento dei cittadini italiani tutti, se capita ad uno capita a tutti!

ABUSO GRAVISSIMO?

Se la volontà di censurare la RSU fosse confermata, sarebbe un atto gravissimo che potrebbe persino configurare un abuso di ufficio e/o di autorità e che non potrebbe essere messo a tacere, per questo saranno attivate da USB e dal CITSE tutte le iniziative possibili, sapendo, che questo incidentale conflitto con le istituzioni non fermerà la lotta contro il nostro stato di ingiusta e poco dignitosa subalternità ad ENAV sicuri che UNITI SI VINCE e più saremo uniti sarà più facile vincere.

Per essere “legittimati” servono iscritti che credono nella causa comune, se aspettiamo che USB, che è formato dai soli iscritti, si legittimi da solo e senza partecipazione per iscriverci a nostra volta, perderemo sicuramente la partita.

DIGNITÀ, SICUREZZA, FUTURO

É una spirale perversa alla quale solo i lavoratori Techno Sky possono mettere fine, iscrivendosi e sostenendo le iniziative di legittimità di USB per il riconoscimento del ruolo del personale Techno Sky in ENAV e per l’accoglimento ed il riconoscimento delle nostre, legittime e supportate da fatti e leggi, richieste di DIGNITÀ, e SICUREZZA nel FUTURO.

USB significa Sindacato Unitario di Base, senza la Base sarebbe solo un sindacato qualsiasi come altri, un’azienda che produce funzionari interni e non solo tutela dei propri aderenti.

Invece in USB cosa si unisce è chiarissimo: LA BASE, cioè noi, per questo fa paura alle aziende tutte e per questo il CITSE vi ha trovato un partner naturale ed ideale.

Vi aspettiamo, aiutateci ad aiutarvi. Aiutiamoci.

Allegati:

Verbale Prefettura per Sciopero LIN

Verbale di incontro tra Techno Sky ed USB presso Ministero del Lavoro

Scheda di adesione ad USB

Richiesta Incontro Prefetto Milano