Pubblichiamo di seguito la lettera ricevuta dal collega Fabio che, come tutti noi, è ormai imprigionato nell’inerzia di chi sta alla finestra, nell’inattività di chi pensa egoisticamente che riuscirà comunque a sopravvivere bene a qualsiasi spacchettamento o vendita aziendale ed nell’inutile azione di chi “va a vedere” continuamente cosa propone un’azienda, che è ormai chiaro non abbia più alcuna umanità e che ci considera solo per interessi altrui, di facciata o di borsa valori.
Sono trascorsi anni nei quali noi del comitato, anche prima della sua formazione, siamo stati bloccati da questi soggetti, che non sono nostri nemici, sono colleghi spesso in buona fede, ma che con questi atteggiamenti CI stanno facendo molto male, SI stanno facendo molto male: promesse, speranze e progetti, valutati e mai realizzati, mentre del “nostro” progetto, l’unico progetto che tutti sussurrano e pochi urlano, nessuna valutazione.
Quasi tutte le RSU sono scadute, hanno trascorso tutto il mandato in attività che qualcuno ha impietosamente definito “turismo sindacale” e che forse non aveva torto, noi ci sentiamo come un ingrediente fondamentale per la cucina, tenuto nel frigo per quando servirà, ma siete tutti voi, colleghi, a poter decidere se e quando volerlo utilizzare, sperando che avverrà prima che venga reso inutilizzabile da soggetti esterni a noi.
Leggiamo tutti con attenzione l’appello di Fabio, un collega onesto e sensibile, su questo nessuno può porre dubbi, e che non merita di essere abbandonato nel suo, e nostro, sogno di poter ottenere finalmente la dignità, la stabilità ed il futuro che meritiamo da sempre al pari di tutti i “colleghi” ENAV che solo per un caso, dovuto alla particolare storia italiana della smilitarizzazione dell’assistenza al volo, vede la nostra realtà separata dal resto dell’azienda che produce e fornisce in solido con noi il servizio finale di controllo del traffico aereo.
Lettera aperta
Sono trascorsi quasi quattro anni da quando mi avete eletto per la prima volta ad RSU, quattro anni intensi e colmi di impegno costante.
Coerentemente ho sempre sostenuto i miei ideali, ho ricercato in ogni momento integrità morale ed in ogni occasione ho perseguito la tutela dei diritti di tutti, senza discriminazioni e/o preferenze alcune, cercando di salvaguardare la dignità e l’aspetto umano di ogni collega, cosa assai più importante di qualsiasi risvolto prettamente lavorativo.
Proprio a causa (o per merito) della mia coerenza, per divergenze di vedute importanti (oltre che per divergenze politico/sindacali) nel merito della tutela dei lavoratori Techno Sky, ho lasciato, ormai un anno fa, la FIOM, per poi confluire in USB.
Quest’ultimo un sindacato di lotta e di denuncia, pulito ed assolutamente votato alla tutela del sociale a 360° con maggiore prerogativa verso il lavoro ovviamente, con un organizzazione orizzontale e non verticistica, ove la partecipazione è apprezzata e riconosciuta; un sindacato che rispecchia la mia persona e che assolve a pieno ciò che ci si aspetta da un sindacato vero (come pochissimi ormai rimasti).
Ringrazio i tantissimi colleghi del comprensorio milanese e non, i quali, anche con la loro iscrizione ad USB, hanno seguito il sottoscritto ed i colleghi ed amici Balzano e Pennati in questo progetto e che, dimostrandoci continua ed immensa fiducia e stima, ci spronano a continuare nella direzione intrapresa.
Purtroppo le organizzazioni sindacali di base, ostili per natura ad un sistema pilotato dalla politica e dalla legge del profitto e del capitale e che per questo non cedono a compromessi con il Governo e con le aziende a discapito dei lavoratori (come avviene invece per altri soggetti nazionali), vengono sistematicamente discriminate in termini di rappresentatività ed agibilità.
Ciò, ovviamente, accade anche in Techno Sky dove, come USB e come CITSE (Comitato per l’Internalizzazione di Techno Sky in ENAV), ci siamo espressi ampiamente e ripetutamente circa tale materia, ma probabilmente non ancora abbastanza.
Recentemente, i tavoli nazionali per il passaggio dal CCNL Metalmeccanico al CCNL del Trasporto Aereo, che mi e ci vedono ingiustamente ed antidemocraticamente esclusi come RSU per il solo fatto di appartenere ad USB, non stanno portando da nessuna parte ed inoltre, in questo contesto, non condivido l’operato della parte sindacale invitata al tavolo (così come non condivido l’operato aziendale), come ho avuto modo più volte di denunciare anche ufficialmente come sindacato USB.
Non voglio ulteriormente entrare in tecnicismi, che ormai conoscete anche grazie ai nostri comunicati, agli articoli e, ove possibile, al confronto quotidiano fra noi colleghi, ma voglio però sottolineare l’importanza della rappresentatività sindacale.
USB ha intentato un Art.28 nei confronti di Techno Sky ma purtroppo la sentenza è stata negativa, la stessa giustizia che ci massacra (per ora) anche in altre sedi.
Resta una sola modalità per essere riconosciuti: crescere in rappresentatività.
La forza (e quindi la rappresentatività) di un sindacato la si determina con l’adesione dei lavoratori e con la nomina di RSU, per questo motivo sono a chiedere un ulteriore sforzo necessario: se credete in ciò che USB dice e condividete come agisce, per potere essere riconosciuti e concretamente ottenere dei risultati occorre iscriversi in massa (come è stato per UNICA in ENAV) e ove possibile candidarsi al ruolo di rappresentante sindacale.
Lamentarsi è lecito e giusto ma non iscrivendosi, non si permette al sindacato di agire pur conoscendo il proprio consenso tra i lavoratori e si consente all’azienda di fare la voce grossa a discapito di tutti (in altre parole se non conti nulla non ottieni nulla od al massimo molto poco).
Chi mi conosce sa che non mi interessano stupidi proclami elettorali, in tutta onestà scrivo ciò che penso e che ritengo utile alla nostra causa.
Il confronto è importante, sono a disposizione di chiunque volesse contattarmi.
Con affetto,
Fabio Bellin