Per qualcuno è CISeT 4.0, per altri Vitrociset 3.0, fatto sta che dal 1° gennaio nella storia aziendale cambia ancora tutto: in meglio?
I 688 colleghi che hanno votato SI al referendum per il passaggio di settore, vale a dire l’82% dell’88% dei votanti che equivalgono al 72% dell’intera azienda, probabilmente se lo aspettano, mentre il restante 18% che ha detto NO, equivalente a poco meno del 16% del totale degli aventi diritto con solo qualche marginale scheda nulla, qualche dubbio se lo pone.
Tra tutti i sindacati a restare contrari eravamo rimasti solo noi a cui non piacciono i salti nel buio e l’andare a braccetto con la DA quando sono in gioco gli interessi del lavoratori, così, senza che ci possiamo fare più nulla, tra pochissimi giorni inizierà la nuova era registrando che in azienda già dilaga il panico…
Ci avevano detto che con il passaggio di settore tutto sarebbe stato migliore, ma l’assicurazione sanitaria non è quella ENAV come promesso e nemmeno è certo quale sarà, perché quella ENAV, “più vantaggiosa” secondo l’accordo che entrerà presto in vigore, non sarà attiva da subito e non si sa esattamente quando lo sarà.
Per questo molti colleghi ci hanno detto che continueranno a restare iscritti a Mètasalute a proprio carico perché “sicuramente più vantaggiosa di quella nuova”, almeno inizialmente, e poi si vedrà, con il risultato di dover pagare 13 euro al mese per continuare ad avere quello che prima si aveva già gratuitamente: gran risultato davvero.
Anche il fondo pensione non è da meno, da gennaio diventerà obbligatoriamente PrevAer per tutti, iscritti e non iscritti a Cometa, alimentando un ancor più grande panico: che fare con Cometa? Quali sono le scadenze?
Le possibilità in cui scegliere e sulle quali calcolare la convenienza immediata ed in prospettiva sono:
- riscattare interamente la propria posizione;
- riscattare parzialmente la propria posizione trasferendo il rimanente a PrevAer;
- trasferire interamente la propria posizione a PrevAer;
- rimanere iscritti a Cometa congelando la propria posizione che non sarà più alimentata.
Dal canto suo PrevAer, terrorizzata che il personale riscatti i propri soldi invece di darli a loro, si è subito affrettata a far pressione sulla nostra “sensibilità” scrivendo a tutti: “Il riscatto prima del pensionamento comporta un notevole svantaggio fiscale con tassazione minima del 23% e mediamente del 30%. Si ricorda che la tassazione agevolata della previdenza complementare, al pensionamento, va da un minimo del 9% ad un massimo del 15%.”
Inoltre “La tempestiva adesione a PrevAer, unitamente al trasferimento della propria posizione, senza tassazione alcuna, assicura la continuità contributiva a carico di TECHNO SKY, mantenendo l’anzianità maturata nel precedente Fondo sia per le richieste di anticipazione sia per beneficiare delle aliquote fiscali più basse.”
Quindi, se volete decidere entro fine anno, ma anche se lo farete più tardi, prendetevi al più presto una laurea breve in economia perché altrimenti resterete fregati: gran risultato davvero.
Senza scendere in ulteriori tediosi dettagli è ormai chiaro che anche tutto il resto non è rose e fiori, sappiamo che non ci sarà nessun aumento salariale, nessuna promozione, nessun reale vantaggio ed al contrario mansioni che si accavalleranno rendendo tutti più polivalenti a parità di retribuzione, oltre alla modifica a vantaggio aziendale di norme che fino ad oggi erano ancora un baluardo a difesa dei dipendenti e ben adattate nel nuovo CCNL per evitarne l’applicazione.
Il tutto in vigore dal 1° gennaio, senza ulteriore contraddittorio, senza aver ricevuto, la previsione ad personam delle nostra futura RAL, come invece promesso nelle assemblee di propaganda FIOM, e mentre le ristrutturazioni interne sono già in corso, nuovi organigrammi, nuovi “programmi manutentivi”, aumento della mobilità sul territorio e persino dirigenti già “declassati” a semplici impiegati, non facendo presagire nulla di buono per i lavoratori non più protetti dalla divisione categoriale precedente: gran risultato davvero!
Tutto questo in fretta ed in furia solo perchè tra cinque anni (forse e se sopravviveremo) avremo un automatismo salariale…
Per noi di USB tutto questo era ed è ancora svendere i lavoratori, ma eravamo i soli a dirlo ed ad agire mentre tutti si precipitavano a sottoscrivere questo infausto accordo ed a spiegarne i presunti benefici ai lavoratori facendo cantare vittoria per la sua applicazione, invece di vergognarsene.
Un accordo fantastico per qualcuno e che come primo effetto ha già prodotto la convocazione provocatoria da parte della DA del coordinamento delle RSU “dimenticando” di avvertire quelle iscritte a USB, per discutere del tema sicurezza sul lavoro sotteso alla firma dell’accordo del 23 maggio 2016 che aveva già visto contrari solo le RSU oggi USB e che ai tempi, quindi non sospetti, erano FIOM e UILM.
Anche allora eravamo stati i soli a dire NO ed anche allora eravamo stati i soli a non firmare e per questo esclusi da tutte le discussioni successive dai “nazionali”, dalla DA e persino dai colleghi che ci dissero di esserci autoesclusi.
Oggi tutti scoprono che i problemi da noi già manifestati ai tempi sono diventati nel frattempo così grandi da non poter più essere trascurati e noi siamo fieri di essere stati esclusi, perchè se domani si terrà una riunione senza di noi non è un dispregiativo contro USB, ma mortificante per tutte le RSU convocate come se fossero pecore di un gregge sotto il controllo del proprietario Techno Sky, gestito dai quattro pastori FIM FIOM UILM FISMIC e nel quale le uniche pecore nere siamo noi e per questo discriminate, ma pur sempre tutti pecore.
Oggi, con meno di 24 ore di preavviso, l’ultimo atto, la DA dopo che noi avevamo scoperto la riunione ha voluto precisare che se vogliamo possiamo unirci alla riunione, ma ovviamente in queste condizioni non lo faremo: rifiutiamo il concetto di essere ospiti a casa nostra.
Qualche RSU sta fortunatamente comprendendo, ma troppe ancora chiudono occhi, orecchie e bocca davanti a DA e sindacati metalmeccanici.
Noi non combatteremo una lotta fratricida con altre RSU, ma se qualcun altro si sveglierà noi saremo al suo fianco, perché siamo tutti indistintamente vittime di questa situazione ed in attesa che l’accordo di armonizzazione produca più visibilmente i suoi effetti per poter giudicare più compiutamente ed organizzarci di nuovo, auguriamo a tutti buone feste per quanto sarà possibile.
AUGURI A TUTTI, a noi tutti, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di fortuna, anche se abbiamo ancor più bisogno di azione e per questo vi aspettiamo al più presto: se noi abbiamo scelto USB non è stato per autoescluderci, noi abbiamo scelto USB per emanciparci e non essere più schiavi di questi subdoli padroni e per questo siamo fieri di essere scientemente esclusi dal gregge, al contrario ci saremmo sentiti a disagio.
SINCERI AUGURI DI BUON NATALE E BUON ANNO A TUTTI VOI E RELATIVE FAMIGLIE