In sciopero pro terremotati del 24 agosto 2016: il personale Techno Sky vorrebbe devolvere i costi della mobilitazione del 23 settembre 2016 in favore delle popolazioni che hanno subito il terremoto del 24 agosto u.s..
Le RSU Techno Sky, in lotta con l’azienda ENAV per l’applicazione del giusto contratto di lavoro, vorrebbero devolvere i costi dello loro prossima azione di sciopero alle popolazioni terremotate dal sisma che ha colpito la zona di Amatrice.
L’azienda Techno Sky è controllata al 100% da ENAV e per essa lavora in esclusiva impiegando i tecnici dell’assistenza al volo, denominati in gergo tecnico ATSEP – Air Traffic Safety Electronic Personnel.
Il personale è in agitazione da lungo tempo contro l’applicazione di un contratto di lavoro penalizzante e per rivendicare al suo posto l’applicazione del CCNL Trasporti sezione AV “Centri Strategici” al quale appartengono pienamente ed inequivocabilmente fornendo essi le prestazione strategica ed imprescindibili di Comunicazione, Navigazione e Sorveglianza del sistema di assistenza al volo italiano di cui ENAV è Service Provider Certificato.
Per poter devolvere le somme, però, è indispensabile l’accordo della controparte, Techno Sky formalmente, ma ENAV praticamente, essendo l’unica ed esclusiva proprietaria.
Questa forma di lotta che non provoca pregiudizio al sistema dei trasporti e che aiuta effettivamente i meno fortunati sarebbe attuata per la prima volta in Italia, poiché, a differenza delle erogazioni liberali si tratta di un vero sciopero i cui costi, però, invece di venire dispersi diventano un vantaggio solidale non di poco conto.
L’azione è possibile sulla base delle previsioni di una lungimirante Commissione di Garanzia per lo Sciopero nei servizi pubblici essenziali che ne ha prevista la possibilità nella sua ultima proposta di regolamentazione che è attualmente in vigore e che, senza interrompere l’azione sindacale, evita la dispersione di risorse altrimenti utilizzabili per fare del bene sospendendo temporaneamente i soli possibili impatti sull’utenza del servizio pubblico indispensabile coinvolto.
Come funziona
L’articolo 33 della Regolamentazione per lo Sciopero nel Trasporto Aereo stabilisce che “A fronte della proclamazione di uno sciopero virtuale ritualmente
effettuata, l’azienda, almeno sei giorni prima della prevista astensione, dichiara formalmente la sua adesione allo stesso. In tal caso, il personale interessato effettuerà la normale prestazione, rinunciando alla metà della retribuzione netta spettante per il periodo dello sciopero. L’azienda verserà l’importo corrispondente all’intera retribuzione netta per detto periodo. Le somme risultanti da quanto sopra previsto saranno devolute a soggetti aventi finalità benefiche o di interesse sociale individuati su accordo delle parti”
La decisione è quindi ora tutta riposta nella sensibilità e responsabilità della dirigenza ENAV che possa trasformare, almeno per una volta, un conflitto in un’opportunità sociale.