Cari colleghi,
negli ultimi giorni abbiamo assistito ad un innalzamento dei toni del confronto sindacale tra sigle non giustificato se non da fini non dichiarati e, certamente, non utile alla causa comune, con particolare riferimento ad accuse TOTALMENTE INFONDATE, esagerate, provocatorie ed inutili, di alcuni candidati RSU, mentre molto utile sarebbe comprendere quale sarà il terreno sul quale ci dovremo e potremo muovere.
Dalle assemblee svolte e dai contatti con tutti voi si evince chiaramente che, mai come oggi, l’incertezza per il nostro futuro spadroneggia nei nostri pensieri: quale contratto sarà applicato, come forniremo il servizio, appalto o concessione, ci si dovrà confrontare con la concorrenza internazionale, subiremo contrazioni di lavoro, aumenti di competenze, demansionamenti, …
Le polemiche gratuite su cosa è stato e su cosa sarà non aiutano la comprensione, mentre alcune cose sono chiare, in particolare che mai come oggi serve dare stabilità alle nostre attività ed al nostro comparto e per questo scopo il solo contratto di lavoro od il settore di appartenenza non sono sufficienti e potrebbero persino essere dannosi se non gestiti in modo adeguato e senza il consenso popolare.
In questo senso è sorprendente leggere che chi, da ben due anni, promette l’assunzione in ENAV, oggi, invece, parli di una “utopistica internalizzazione”, che è esattamente il contrario di quanto lasciato intendere, mentre la soluzione sarebbe “un immediato e veloce passaggio di settore nel trasporto aereo con relativa collocazione nella sezione specifica “ Servizi Complementari” “……….e poi si vedrà”.
Parole vuote e contraddittorie, finalizzate a svuotare di senso i nostri attuali accordi e che non servono certamente a noi “umili” lavoratori, che non abbiamo investiture sindacali nazionali che ci proteggono, e che, invece, abbiamo bisogno di serenità e di compattezza per poterci difendere dagli attacchi aziendali e dei mercati, rivolgendo lo sguardo ad un futuro proiettato verso la STABILITA’, la DIGNITA’ e la SICUREZZA della nostra professione.
Per fare questo non servono accuse ad “altri”, ma rimboccarsi le maniche, comprendendo il tempo in cui ci troviamo, senza rinvangare sindacalisti passati che conducevano battaglie anacronistiche in contesti differenti, serve un progetto comune e non la semplice esposizione di se stessi, servono prospettive che vadano al di là della fiducia su persone e promesse generiche di benessere, servono fatti concreti e possibilità di azione, cose che possono essere date alla RSU solo attraverso un voto sul progetto e non solo sulle promesse.
Serve coesione verso una R.S.U. che sarà chiamata a rappresentare le Future istanze, contrastare soprusi esterni e trattare, nel pieno delle proprie attribuzioni e mandato, eventuali ristrutturazioni che non sappiamo se potremo altrimenti evitare, non è inseguendo miracoli o sogni di gloria che potremo incidere sulle scelte di indirizzo, ma rafforzando le RSU, interlocutori ufficiali ai tavoli di trattativa, lasciando i primi a chi da quasi dieci anni cerca di dividerci.
Sinceramente oggi faccio fatica ad immaginare una RSU con composizione differente da quella uscente.
Non ho già investiture ufficiali di questa o quella segreteria sindacale, faccio, come tutti voi, un altro mestiere e se ho scelto di collaborare pienamente con il resto della RSU uscente è solo per la costante ricerca di comuni soluzioni alle questioni emerse nel corso del nostro mandato, che, a mia memoria, è stato in netta dissonanza con le scelte rivelatasi disastrose delle R.S.U. che ci hanno purtroppo preceduto.
A voi la decisione, vorrei continuare ad impegnarmi nella RSU come elemento di unione e portavoce delle richieste della base, orgoglioso di essere già appartenuto alla R.S.U. del nostro comprensorio nell’azione sindacale e nell’unità di intenti con la rappresentanza tutta ed i lavoratori.
Uniti si vince, ho condiviso questo motto con convinzione, continuiamo a professarlo.
Pasquale De Candia Candidato RSU Lista UILM
Linate 10/01/2017