Evidentemente fare le cose di nascosto dai destinatari non è una novità in Italia, tutti ricorderanno il caso del ministro Scaiola a cui comprarono la casa “a sua insaputa”, bene, la stessa cosa sembra succedere anche a Techno Sky.
Come? Continuate a leggere …
La Corte dei Conti
Il 16 dicembre scorso la Corte dei Conti ha rilasciato l’usuale relazione sul controllo eseguito sulla gestione finanziaria di ENAV S.p.A., qualcuno potrà pensare che ci hanno messo un po’, ma alla fine ce l’hanno fatta e questo conta, infatti basta sfogliarla per rendersi conto immediatamente che è fatta molto bene, descrive tutto, come gli anni scorsi, ENAV ha tutte le certificazioni e Techno Sky, pur dichiarata “responsabile della gestione, assistenza e manutenzione degli impianti e dei sistemi utilizzati per il controllo del traffico aereo italiano” ha i soli certificati di “conformità in accordo alla normativa UNI CEI ISO/IEC 27001:2014” e “F-GAS (Certificazione degli operatori e delle imprese coinvolte nell’utilizzo dei gas fluorurati ad effetto serra)”, vale a dire qualità dei processi interni e manutenzione dei condizionatori.
Fin qui tutto bene, quello che ci era sfuggito, e da ben due anni, è che nella sezione “2.6.3. Le relazioni industriali“, dove vengono descritti i contratti di lavoro applicati al “gruppo”, secondo la Corte dei conti, informata da ENAV, per l’esercizio 2013 a pagina 42 e 43 si dice: “ENAV nel corso del 2013 ha consolidato e sviluppato tutti i settori strategici che la compongono e in questa prospettiva assume particolare rilievo la sottoscrizione, in data 2 agosto, per il tramite della propria associazione datoriale ASSOCONTROL, della Parte Generale del nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro dell’intero settore del trasporto aereo. A detto atto sono seguiti confronti sindacali per raggiungere la sottoscrizione della Parte Specifica del nuovo contratto relativa ai servizi ATM diretti, propri delle attività di ENAV, e complementari, con riferimento alle attività di Techno SKY e SICTA.“
si sottolinea “incontri sindacali per la sottoscrizione del contratto” nel quale Techno Sky dovrebbe applicare la sezione specifica ritenuta per Techno Sky quella dei “servizi complementari”.
L’anno successivo, per l’esercizio 2014 si dice a pagina 49 e 50: “Per quanto riguarda, invece, il personale appartenente alla sezione dei servizi complementari la disciplina contrattuale di riferimento per quanto riguarda la classificazione, l’orario e gli aspetti retributivi resta quella attualmente utilizzata da Techno Sky e SICTA di provenienza settore metalmeccanico (seppure adattata ad un profilo più aderente al settore servizi piuttosto che di tipo industriale), mentre per tutto il resto trovano integrale applicazione le norme comuni contenute sia nella Parte Generale che in quella specifica – Servizi ATM sostituendo, così, integralmente la precedente normativa contrattuale del settore metalmeccanico.“
“Sostituendo, così, integralmente la precedente normativa contrattuale del settore metalmeccanico“!
E nel 2015? Ecco che a pagina 46 e 47, stessa sezione “2.6.3. Le relazioni industriali” un bellissimo Copia/Incolla: “Per quanto riguarda, invece, il personale appartenente alla sezione dei servizi complementari la disciplina contrattuale di riferimento per quanto riguarda la classificazione, l’orario e gli aspetti retributivi resta quella attualmente utilizzata da Techno Sky e SICTA di provenienza settore metalmeccanico (seppure adattata ad un profilo più aderente al settore servizi piuttosto che di tipo industriale), mentre per tutto il resto trovano integrale applicazione le norme comuni contenute sia nella Parte Generale che in quella specifica – Servizi ATM sostituendo, così, integralmente la precedente normativa contrattuale del settore metalmeccanico.“
Signori, forse non lo sapete, ma (ancora una volta forse) siete già “SERVIZI COMPLEMENTARI”, così come voluto dall’azienda, sottoscritto dai sindacati “trasporti” di ENAV e voluto dai simpatici colleghi che con una fulminea carriera sindacale sono diventati nazionali UGL senza passare da alcuna elezione e che hanno persino proclamato degli scioperi per ottenere uno scopo già previsto.
“Siamo in ENAV!” ci sentì echeggiare da questi ultimi in molte riunioni sindacali, “ENAV è in noi”, ma (forse) ci vorrebbe entrare dalle terga, pensiamo noi.
Ci sono soluzioni?
Certamente, mai nulla è perduto, innanzitutto anche se la Corte dei Conti sa che il personale Techno Sky fa parte dei Servizi Complementari del nuovo CCNL Trasporti ENAV la cosa DEVE essere comunicata ai lavoratori, “a mia insaputa” non è previsto ed ancora recuperabile, prima che diventi “uso consolidato”, inoltre ENAV è sotto il controllo del Governo, quindi è lì che dobbiamo sconfessare questo stato di cose, per le quali è stata generata persino una normativa “trasporti” ad och identica a quella “precedentemente metalmeccanica” probabilmente non per agevolare il nostro passaggio, ma proprio per creare la confusione attuale e truffare i lavoratori “a loro insaputa”.
In Techno Sky nessuno è “complementare” di nessun altro.
Il personale Techno Sky fornisce a norma del regolamento CE549/04 i servizi di traffico aereo denominati Comunicazione, Navigazione e Sorveglianza, quindi servizi diretti di assistenza al volo e non complementari, per questo la sezione da applicare del nuovo CCNL è quella dei “Centri Strategici” ed il personale tutto da inglobare in ENAV, così come previsto dal Governo quando nel 2006 ha impegnato ENAV all’acquisto del personale dalla precedente proprietà Vitrociset, allo scopo di “garantire il servizio con l’affidabilità, qualità e continuità indispensabili“, come risulta dagli atti dell’epoca.
L’internalizzazione è indispensabile, economica ed efficiente, chi vi dice che ci daranno dei soldi per restare come siamo afferma, probabilmente, la verità, cercano di comprarsi con le briciole la nostra dignità e sostengono personalissime carriere clientelari.
Sostenere questi soggetti significa farsi del male da soli, comportamento certamente che non denota intelligenza superiore, anzi.
Internalizziamo!
Sosteniamo chi lo dice e proponiamo le nostre istanze al governo ed al parlamento, unici interlocutori in grado di finalizzare la questione.
Allegati:
Relazione Corte dei Conti ENAV 2013
Relazione Corte dei Conti ENAV 2014
Relazione Corte dei Conti ENAV 2015