Dal 2005, ai sensi del regolamento sull’interoperabilità degli spazi aerei CE 2096/2005, i fornitori dei servizi di traffico aereo devono essere certificati per erogare i loro servizi.
Fino a quell’anno i servizi di navigazione aerea* di comunicazione, navigazione e sorveglianza, così come definiti dal regolamento sul cielo unico europeo CE 449/2004, pur essendo parte integrante del servizio di controllo del traffico aereo erano forniti quasi esclusivamente dall’azienda privata Vitrociset in regime di appalto.
Non essendo più possibile mantenere questa situazione, il governo corse ai ripari e, a seguito di breve trattativa con la proprietà Vitrociset, fu scelto di costituire una società temporanea, scorporando il solo personale che si occupava dei servizi tecnici dell’assistenza al volo in Vitrociset, per permettere il passaggio del personale in ENAV senza per questo avere soluzioni di continuità nel servizio o problemi per la sicurezza del traffico aereo.
La scelta dell’assetto societario fu per una Srl con capitale sociale minimo (20.000,00 euro), da sciogliere in un tempo relativamente breve.
L’operazione, costata 108 milioni di euro, permise ad ENAV di ottenere la necessaria licenza di service provider in Italia e proseguire le proprie attività di controllo del traffico aereo, altrimenti impossibili.
Ottenuta la licenza, però, ENAV, ormai non più in emergenza e forse anche in ragione di resistenze interne del personale, “dimenticava” di assumere il personale tecnico del “traghetto” Techno Sky, preferendo ricapitalizzare la società, invece di scioglierla, e tenendo il personale tecnico, essenziale per la propria missione, ancora all’esterno e gestendo l’anomala situazione non più con il nome di “appalto”, essendo Techno Sky ormai sotto il controllo di ENAV, ma tramite un “affidamento in house”, che di fatto sono la stessa cosa.
É facilmente intuibile come questa situazione complichi le procedure di gestione del servizio e la catena delle responsabilità sulla sicurezza, moltiplicando i costi, aumentando inutilmente la burocrazia e riducendo l’efficenza, il tutto non certo a vantaggio del sistema di controllo del traffico aereo.
Internalizzare il personale Techno Sky in ENAV non sarebbe quindi solo una scelta dettata dalle normative sulla sicurezza del traffico aereo, ma anche una scelta intelligente e vantaggiosa che rende l’intero sistema più economico ed efficiente, oltre che sicuro, quindi: perché non farlo?
Come avvenne per la cessione dei ramo dei servizi tecnici dell’assistenza al volo di Vitrociset nel 2006, anche oggi la responsabilità di incorporare questi servizi e chi li fornisce è in capo al governo, che dopo l’emergenza ha però voltato le spalle e chiuso entrambi gli occhi davanti alla questione, lasciando la gestione aziendale interamente in balia di possibili interessi interni ad ENAV prima che a quelli del paese e dei passeggeri.
Se sei un dipendente di una società del Gruppo aderisci a USB Gruppo ENAV per l’internalizzazione di tutte le aziende in ENAV e se te la senti contribuisci con noi alla promozione dell’iniziativa tramite la diffusione di una corretta informazione sulla situazione italiana dei servizi tecnici dell’assistenza al volo e sul rispetto delle normative internazionali sulla sicurezza aerea.
Se ti piace l’iniziativa contattaci per aderire ed indicare la tua eventuale disponibilità a fare da portavoce per la tua sede di lavoro o collaborare con il comitato in prima persona.
Aderire non costa nulla, non impegna in nuove cause legali, non da alcun mandato a trattare qualsiasi cosa per te, ma è un modo evidente ed importante di esprimere la propria opinione favorevole. Non perdere l’occasione di dire la tua, se sei convinto/a che le aziende del Gruppo debbano essere incorporate in ENAV e diventare una sola azienda aderisci a USB Gruppo ENAV e dì che ti piace.
Facendoci sentire in coro il governo non ci potrà più ignorare e se saremo in molti ci dovrà ascoltare!
Se, invece, ritieni che stiamo sbagliando scrivi per dirci se esistono ragioni oggettive o pratiche che non abbiamo valutato per non internalizzare i servizi espletati da altre aziende del Gruppo ma certificati in ENAV.
Daremo spazio a tutti ed a qualsiasi opinione, diamoci una mano, spargiamo la voce, diciamo a tutti cosa succede, aiutiamoci a concludere finalmente questa vicenda: INTERNALIZZIAMO tutti i servizi in ENAV, ri-statalizziamo e mettiamoci a pari con il resto del mondo per un sistema di controllo del traffico aereo moderno, efficiente e sicuro!
(*) Regolamento CE 549/2004 art. 2 punto 4: «servizi di navigazione aerea»: i servizi di traffico aereo, i servizi di comunicazione, navigazione e sorveglianza, i servizi meteorologici per la navigazione aerea e i servizi di informazione aeronautica